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Mille metri cubi di roccia fatti esplodere per liberare la strada: il video

Duecento chili di esplosivo per completare un'operazione durata mesi

Dopo il crollo dello scorso gennaio, la strada che collega Cogolo, frazione di Peio, con Malgamare, era diventata inagibile. Troppi i detriti sulla carreggiata a 1900 metri di quota, troppo alto il rischio con un blocco da oltre mille metri cubi di roccia che incombeva pericolante sull'asfalto. Il collegamento con la centrale idroelettrica sulla diga del Careser, però, andava ripristinato: per questo la provincia, in accordo con il comune solandro e la società che gestisce l'impianto, si è messa al lavoro per trovare il modo di liberare il tratto stradale.

La decisione presa è stata quella di demolire il blocco: un'operazione dal costo di circa mezzo milione di euro, resa complicata non solo dalla zona impervia del crollo, ma anche dalla presenza di due linee elettriche, di un traliccio dell'alta tensione, e del torrente Noce che scorre a valle.

Durante questi mesi sono stati perforati complessivamente quasi 500 metri di terreno per piazzare circa duecento chili di esplosivo, fatti saltare poi poco dopo le 16:00 di martedì 14 novembre. Il tutto è avvenuto dopo che forze dell'ordine e vigili del fuoco avevano esso in sicurezza l'area per evitare che persone rimanessero coinvolte nell'esplosione. Nei prossimi giorni, la strada sarà così riaperta al traffico. 

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