rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe / Via Carlo Antonio Pilati

Pastore a processo: uccise una pecora a bastonate, LAV parte civile

Un pastore di Arco è accusato di maltrattamento di animale e rischia fino a due anni e tre mesi di reclusione: i carabinieri risalirono a lui non senza difficoltà visto che le orecchie dell'animale erano state tagliate. La segnalazione partì da una telefonata anonima

Rischia fino a due anni e tre mesi di reclusione, oltre ad una multa fino a 45mila euro, il pastore di Arco accusato di aver ucciso a bastonate una delle proprie pecore. La vicenda risale circa due anni fa quando alcuni volontari della LAV trentina segnalarono il fatto ai carabinieri, che svolsero accertamenti sul corpo dell'animale insieme al veterinario di turno dell'Apss. La LAV nazionale in seguito denunciò il pastore ed oggi l'associazione è stata riconosciuta parte civile al processo che sarà celebrato il prossimo 16 aprile. 

"Siamo molto soddisfatti per il riconoscimento della LAV come parte civile, e ci auguriamo che questo sia solo il primo passo verso la punizione del responsabile del terribile gesto. – dichiara Simone Stefani, responsabile della LAV per il Trentino – Le foto scattate la sera del ritrovamento del povero animale erano drammaticamente eloquenti e furono diffuse affinché costituissero un monito sia per l’esecutore materiale del fatto che per il proprietario degli animali, che insultò e minacciò i volontari LAV, anche in presenza delle Forze dell'ordine".

I volontari della LAV, in seguito ad una telefonata anonima, avevano trovato nel luogo indicato il corpo dell'animale, con le orecchie recise, per far scomparire i marchi auricolari attestanti l'identità del proprietario. Inequivocabili, secondo l'accusa, i segni di efferatezza presenti sul corpo della pecora. La denuncia riguarda il reato di maltrattamento di animale previsto dall'articolo 544 del Codice penale. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pastore a processo: uccise una pecora a bastonate, LAV parte civile

TrentoToday è in caricamento