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Ingiusta detenzione: due anarchici trentini assolti chiedono il risarcimento

Assolti nel 2015 dopo aver passato mesi in carcere ed ai domiciliari Passamani e Battisti chiedono un risarcimento allo Stato

Massimo Passamani e Daniela Battisti, attivisti del movimento anarchico in Trentino, chiedono un risarcimento per ingiusta detenzione. Si parla di una detenzione su ordinanza di custodia cautelare piuttosto lunga per Passamani: due mesi in carcere a Tolmezzo e ad Udine ed altri quattro ai domiciliari a Rovereto tra il 2012 ed il 2013 per fatti Daniela Battisti fu innvece sottoposta al regime dei domiciliari per un mese.

L'accusa era pesante: associazione sovversiva in riferimento a 28 episodi di manifestazioni non autorizzate, aggressioni e danneggiamenti verificatisi in Val di Susa, oltre che a Rovereto e Trento. I due sono però stati assolti nell'aprile 2015 e si apprestano quindi a chiedere un risarcimento. La Corte di Cassazione avrebbbe però già respinto almeno una delle due richieste.

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