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Cronaca Povo

Povo, pensionati fanno la guardia notturna anti vandalismi

Dal giugno 2011 non si perdono una notte, quelle di Natale e Capodanno comprese: a volte si danno il cambio, altre volte aspettano l'alba assieme. Luciana Bertotti e Cesare Biasioli, vogliono che il Comune risponda alle loro richieste

Dal 28 giugno 2011 non si perdono una notte, quelle di Natale e Capodanno comprese: a volte si danno il cambio, altre volte aspettano l'alba assieme. Luciana Bertotti e Cesare Biasioli, coniugi pensionati di Povo, sono determinati a non mollare fino a quando il Comune non deciderà di esaudire le loro richieste: mettere una telecamera ed un divieto di accesso notturno al parco del Salè. I due coniugi, come altri residenti della zona, hanno infatti deciso di presidiare il parcheggio che si affaccia sul parco dopo che - diciassette mesi fa - alcuni giovani teppisti hanno causato complessivamente oltre 9 mila euro di danni alle auto: finestrini e specchietti rotti, carrozzerie rigate con la chiave, camminate notturne sul tetto dei veicoli. Una situazione che ha fatto scattare la molla in un gruppo di residenti, che dal giugno 2011 vegliano sul parcheggio e sul parco per impedire che i vandalismi si ripetano.

Più di tutti, a controllare, ci sono Cesare e Luciana, che hanno perfino installato un sensore di movimento con fotocellula sulla finestra dirimpetto al parco, per essere avvertiti ad ogni movimento. Tutto questo controllo fatto in casa un risultato l'ha già sortito: di danneggiamenti e schiamazzi, da quando ci sono Luciana e Cesare che sorvegliano, non s'è più vista l'ombra. E le volte che qualche gruppetto di giovani dei dintorni arriva fornito di bottiglie di alcolici per fare "serata", i due pensionati si fanno vedere, chiedono informazioni, raccomandano ai ragazzi di andarci pieno e rispettare gli altri. "All'inizio - racconta Luciana - lasciavano tutto in giro. Ma da quando ci siamo noi le bottiglie se le portano via una volta finito". Ma non avete paura? "Io non ho paura di nulla - risponde la donna - Certo è capitato che ci offendano, ma non sono mai arrivati oltre le parolacce. Anche se qualche sera fa ci hanno rubato una sedia, probabilmente per farci uno scherzo di cattivo gusto".
 
Il caso è finito sui giornali, in circoscrizione, sono state raccolte circa 200 firme e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta è in contatto con la signora Bertotti. "Lo chiamo spesso. Ormai la sua segretaria mi riconosce. Ma io non mollo: abbiamo chiesto che venga installata una telecamera e che venga messo un divieto notturno. Fino a quando il Comune non interviene non stiamo qui e non ci muoviamo". Qualcosa è stato fatto dopo i danneggiamenti del 2011: sono aumentati i controlli ("ringrazi tanto le forze dell'ordine che sono sempre presenti", ci dice Luciana più volte, "lo scriva grande"; ed è stata potata una grande siepe che ostacolava la visuale verso il parco. Ma le telecamere e il divieto restano, per ora, oggetto del desiderio. E pensare che il sindaco Andreatta ci ha provato ad ammorbidire i due pensionati: "A Pasqua ci ha chiamati e ci ha detto che ci regalava una colomba e una bottiglia se la smettevamo di presidiare il parco", racconta ridendo Cesare. "Non gli ho risposto male solo per rispetto istituzionale alla sua figura". "La prossima volta - chiosa la moglie - penso che scriverò a Babbo Natale, così forse lui la telecamera ce la installa".
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