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Cronaca Rovereto

"Sulle parole del giudice Ancona chiediamo intervento del Csm"

"Chiediamo al Csm la sospensione per il giudice Carlo Ancona. La frase incriminata è offensiva e razzista per tutto il popolo siculo". Lo afferma in una nota Antonio Russo, di Confintesa Sicilia

"Chiediamo al Csm la sospensione per il giudice Carlo Ancona. La frase incriminata è offensiva e razzista per tutto il popolo siculo". Lo afferma in una nota Antonio Russo, di Confintesa Sicilia, dopo la polemica nata dalla frase su Palermo del giudice in forza al Tribunale di Rovereto, in Trentino. "Parole orribili per una persona che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere super partes - prosegue Russo nella nota -. Invece constatiamo pregiudizi che possono, e sicuramente sono, condizionanti anche a livello professionale. Chiediamo urgentemente riscontro al presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Greco, che si faccia portavoce presso il Csm per chiedere la sospensione per il giudice Carlo Ancona. La frase incriminata è offensiva e razzista per tutto il popolo siculo". Antonio Russo ha anche il sostegno dell segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, e di tutta la Segreteria Regionale Confintesa Sicilia. Ancona, nel corso di un'udienza, rispondendo ad un avvocato, ha pronunciato la frase "Avvocato, lei taccia, perché qua siamo in un posto civile, non siamo a Palermo". "Sappiamo delle difficoltà che viviamo in Sicilia e nel meridione, ma queste sono frasi di disprezzo che non fanno bene all’integrità statale, fomentando nuovo odio tra nord e sud", conclude Antonio Russo.

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