"La sentenza del Consiglio di Stato è stato un passaggio importante e anche per quanto riguarda i rapporti con il ministero dell'ambiente. Nell'ultimo periodo abbiamo riscontrato una collaborazione fluida con il ministero, concretizzatasi nell'autorizzazione ottenuta dalla Provincia per la cattura e la rimozione dell'orso M11, l'unico ritenuto problematico nel nostro territorio. Il dispositivo è stato già stato avviato. Per l'orso del Bondone l'obiettivo è la cattura e la radiocollarizzazione dell'animale, per il quale sono previste possibili azioni di dissuasione "anche forti". Le nuove procedure ministeriali miglioreranno sicuramente la situazione. "Il corpo forestale - ha concluso Pacher - sta comunque controllando da vicino l'orso sul Bondone, pronto ad attivare tutti gli interventi che si rendessero necessari". Lo ha detto in aula del Consiglio il presidente della Provincia Alberto Pacher rispondendo ad una interrogazione di Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino). Il consigliere chiede, alla luce della recente decisione del Consiglio di Stato che ha dato il via libera alla cattura di un esemplare anche senza l'ok del Ministero dell'Ambiente, se la Giunta non intenda intervenire per catturare gli orsi che da mesi stanno mettendo a soqquadro (uno ha ucciso una mucca a Sopramonte, sobborgo di Trento) molte zone del Trentino. Giovanazzi si è dichiarato "sufficientemente soddisfatto della risposta". "Io - ha precisato - non ho mai cavalcato il problema a fini elettoralistici ma solo perché è molto sentito". Ora la sentenza del Consiglio di Stato offre alla Provincia maggiori possibilità di ridurre il problema. "Diversamente - ha concluso - l'orso e l'uomo nel Trentino non potranno convivere".