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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Villa Lagarina / Piazza Riolfatti

Villa Lagarina "bacchettona"? Vandalizzata l'opera d'arte "scandalosa" in piazza Riolfatti

Ignoti hanno rubato un busto femminile che componeva l'installazione "Spazio del desiderio", esposta in piazza Riolfatti e giudicata da alcuni "inquietante". Il vicesindaco: "atteggiamento provinciale e "bacchettone", in Germania sculture simili sono esposte in cattedrali cattoliche"

Amarezza a Villa Lagarina per un gesto a metà tra il furto ed il vandalismo: parte dell'installazione di Gabriele Nepo, esposta sulla piazza principale, senza nessuna protezione, è stata rubata. Si tratta una "scultura" realizzata utilizzando delle parti di manichini ed altro materiale. "Spazio del desiderio", questo il titolo dell'installazione, è ora un'opera "mutilata".

Nei giorni scorsi qualcuno ha pensato bene di rubare un pezzo di busto femminile. Il vicesindaco e assessore alla cultura Marco Vender ed il curatore della mostra Antonio Cossu esprimono sgomento, tanto più che l'opera era già stata oggetto di un'interrogazione presentata dai gruppi di minoranza. In paese si era già registrata una certa resistenza da parte dei cittadini alla posa di un'altra opera d'arte, la "Walking stone" dell'artista Erika Inger, criticata perchè, a detta di alcuni, occupa uno spazio che potrebbe invece essere utilizzato per dei parcheggi in piazzetta Moll.

Anche l'opera di Nepo è stata criticata perchè "inquietante", forse poco decorativa, ma certamente non priva di un senso profondo. L'assessore alla cultura risponde acosì lle critiche: "Definire l'opera collocata in piazza Riolfatti "inquietante", come hanno fatto le opposizioni a mezzo stampa e perfino con un'interrogazione, pare francamente eccessivo se non provinciale o "bacchettone": installazioni del tutto simili a quelle di Gabriela Nepo sono in queste settimane tranquillamente esposte nella cattedrale cattolica di Nostra Signora a Costanza, in Germania, e lì nessuno grida allo scandalo". Il Comune ha sporto denuncia alla Procura di Rovereto; intanto spera in un ravvedimento, e dunque nella restituzione del maltolto, da parte di chi si è reso protagonista del fatto.

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