Una "città casa di tutti" dove regna la "smartness" e la "voglia di comunità", città che sperimenta, che connette le nuove generazioni, città del buon vivere: certo, è chiaro che per candidarsi a diventare Capitale italiana della Cultura Trento voglia far vedere il meglio di sé ma scorrendo le 60 pagine del dossier inviato frettolosamente al Ministero (il link al documento in formato pdf lo trovate in fondo alla pagina), sembra che anni di dibattito sui vincoli che la città pone a chi organizza eventi culturali e sui tanti flop dell'amministrazione nel campo dello spettacolo e, perchè no, proprio della cultura, non siano mai esistiti.

Quei famosi 15.000 studenti sono citati nel documento come "centrali" per una città che è dipinta come un "campus diffuso" quando invece sui media locali la popolazione studentesca viene chiamata in causa solo quando si parla, negativamente, di "movida". Come se non bastasse il Comune rilancia con la  promessa di una "notte bianca invernale" qualora Trento dovesse essere scelta come Capitale della cultura nel 2018.

"La notte del 31 dicembre 2017 sarà una notte di calda attesa: attesa per un nuovo anno, attesa per inaugurare la nuova Capitale Italiana della Cultura. Trento immagina di festeggiare la mezzanotte “assieme”, nelle piazze, nelle strade, nei chiostri, nei musei e nei teatri: una notte bianca invernale, con i luoghi della cultura aperti e vivi, con spettacoli e narrazioni, scandita in tempi per ascoltare e tempi per osservare - si legge nel documento -. Sulla maestosa facciata del Castello del Buonconsiglio il primo visual mapping di TN 18: proiezione che accompagnerà l’intero percorso della Capitale raccontando la storia della città e conducendo il visitatore per i sentieri del nostro 2018. Platea straordinaria sarà la nuova Piazza Mostra, fi nalmente liberata dalle auto". Mancano ancora ancora 17 mesi... Ecco il documento: TN18_Dossier-candidatura