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Cronaca Povo / Via Sommarive

Onde gravitazionali: c'è un po' di Trentino nel Nobel per la Fisica 2017

Annunciato il premio Nobel ai fisici Rainer Weiss, Barry Barish e Kip Thorne, quest'ultimo fu a Trento nel 2001 per il progetto che portò poi ad analizzare i primi segnali dalle sonde spaziali fino a Lisa Pathfinder

C'è un po' di Trentino nel Nobel per la Fisica 2017 assegnato agli scienziati Rainer Weiss, Kip Thorne e Barry Barish assegnato dall'Accademia di Svezia. L'annuncio è stato dato in mattinata e poco dopo l'Università di Trennto ha diffuso una nota nella quale esprime la  massima soddisfazione per il riconooscimento ai "padri" delle onde gravitazionali. Una scoperta lgata a Trento dal progetto Ligo-Virgo avviato nel 2007 per analizzare i dati delle sonde spaziali, compresi quelli inviati da Lisa Pathfinder. 

"Abbiamo avuto un ruolo attivo il 15 settembre 2015 proprio nel riconoscimento e nell’interpretazione dei primi segnali che hanno sbalordito il mondo. Oggi siamo impegnati nel completamento della rete di osservatorio globale. Abbiamo accumulato osservazioni di interesse scientifico estremamente rilevante, che possono portare a breve a nuove scoperte nell’ambito di quella che viene definita l’astronomia “multimessaggera”. L’astronomia che si fonda sull’osservazione congiunta tra onde gravitazionali, luce e onde elettromagnetiche, e lo studio dei a raggi cosmici di alte energie" spega Giovanni Prodi, coordinatore dell'analisi Virgo nel Dipartimento di Fisica di Povo. 


In particolare uno di tre fisici che condivideranno il Nobel 2017, Kip Thorne, fu ospite a Trento nel 2001 per partecipare al meeting dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA per il progetto spaziale LISA Pathfinder. «Oggi sentiamo anche nostro questo premio Nobel. Siamo davvero soddisfatti del riconoscimento che è stato dato in particolare a Rainer Weiss, fondatore di LIGO, e a Kip Thorne, teorico della conoscenza sui buchi neri»  conclude Prodi.

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