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Cronaca Cles

Sorpreso a rubare nidi di tordi dai meleti: controlli della forestale in Val di Non

La forestale lancia l'allarme: "La coltura intensiva ha reso la valle un luogo di nidificazione per tordi e uccelli simili, i nidi sui meleti sono facilmente raggiungibili e sono molti gli episodi, illegali, di questo tipo". Domenica è stato fermato un uomo con due nidi nel bagagliaio

Operazione anti-bracconaggio in Val di Non. Non si tratta propriamente di caccia ma la pratica, diffusa ancora oggi nelle località di campagna, è comunque proibita dalla legge: consiste nel prendere i nidi dagli alberi, in questo caso meli, ed allevare i pulcini a casa. Domenica scorsa gli uomini della forestale hanno notato uno strano via vai tra i meleti.

Dopo aver visto un uomo uscire dalla campagna e mettersi alla guida lo hanno prontamente fermato: nel bagagliaio dell'auto sono stati ritrovati due nidi di tordo con dieci piccoli uccelli. Ad ognuno di essi l'uomo aveva già applicato un piccolo anello alla zampa (vedi foto sotto): dai controlli effettuati è risultato che il fermato, residente in provincia di Brescia, oltre che cacciatore, è anche allevatore di uccelli da richiamo. Una volta arrivato a casa e messi i pulcini a dimora nell'allevamento domestico, sarebbe stato impossibile riconoscere gli uccelli prelevati in natura da quelli domestici.

Gli agenti hanno proseguito l’attività presso l’abitazione dell’uomo sequestrando un migliaio di cartucce da caccia detenute illegalmente e verificando la detenzione di decine di uccelli da richiamo, che l’allevatore possedeva in una serie di piccole gabbie in un’apposita stanza, per i quali tuttavia non risulta possibile stabilire un’eventuale provenienza illegale. I dieci pulcini chiaramente distinguibili come nati i natura sono stati invece consegnati al centro avifauna della Lipu a Trento ed una volta in grado di volare saranno liberati.

La Val di Non, spiega la forestale in una nota, è divenuta terreno fertile per i bracconieri di questo tipo, dato che i meleti intensivi si sono rilevati un habitat ospitale per tordi e merli, che vi nidificano frequentemente ad altezze facilmente raggiungibili. Per questo motivo i forestali dell’Ufficio Distrettuale di Cles organizzano regolarmente servizi di sorveglianza, mirati e coordinati tra le diverse Stazioni, che anche quest’anno hanno consentito di intervenire con successo nei confronti di atti illegali contro la fauna selvatica.DSCN0932-2

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