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La richiesta

'Ndrangheta in Trentino: "Processate anche politici e carabinieri"

La Procura di Trento ha chiesto il rinvio a giudizio di altri indagati. Le accuse mosse dai pm sono associazione mafiosa e voto di scambio

La Procura di Trento chiede che siano processati anche carabinieri e politici nell’ambito della maxi inchiesta rinominata “Perfido”: l’indagine con cui i carabinieri del Ros hanno scoperchiato la presenza di una cupola criminale collegata direttamente alle famiglie di Reggio Calabria. Secondo le indagini, la ‘ndrina trentina aveva fatto affari d’oro nella Val di Cembra gestendo per decenni le cave di porfido.

Le accuse? Associazione mafiosa e voto di scambio. Con questa ipotesi di accusa dunque i pm trentini hanno depositato la richiesta di rinvio a giudizio per 15 dei 17 indagati della seconda tranche dell’inchiesta. Fra gli indagati Domenico Morello, che è già stato condannato a 10 anni, l'ex sindaco di Frassilongo, Bruno Groff, l'ex sindaco di Lona Lases, Roberto Dalmonego, e l'ex parlamentare Mauro Ottobre. Per loro la procura ha ipotizzato il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Nell'elenco degli indagati anche quattro carabinieri: Pietro Denise e Saverio Arfuso, attualmente in carcere con condanna definitiva nell'altro filone di indagine a 8 anni, 10 mesi e 20 giorni.

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