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Cronaca Predazzo

Riapre il Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo

Una delle collezioni più ricche di fossili del medio-triassico, oltre a campioni della famosa roccia dolomia, ma anche spazi dedicati all'ecologia ed alla storia dell'alpinismo. Tutto questo su 600 metri quadri completamente rinnovati, oltre ad un sentiero per conoscere la geologia delle Dolomiti direttamente sul campo

Apre le porte al pubblico da oggi, mercoledì 19 agosto, il "nuovo" Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo. Si tratta in realtà di una ristrutturazione con nuovi allestimenti, una biblioteca specialistica ed un sentiero geologico all'esterno, per vedere in loco la geologia unica delle Dolomiti. Il museo si sviluppa su 600 metri quadrati, disposti su due livelli.

Trovano posto oltre 12mila campioni di rocce e rari fossili di invertebati del medio-triassico, la più ricca collezione in Italia. Gli spazi del museo sono dedicati anche alla storia dell'esplorazione scientifica ed alpinistica delle Dolomiti, fino al recente inserimento nel Patrimonio dell'Unesco. Non mancano le informazioni riguardo al flora ed alla fauna dell'ecosistema alpino ed al rapporto dell'uomo con esso.

Completa il museo il percorso "sul campo", anch'esso rinnovato: il “Sentiero geologico del Dos Capèl”, ideato negli anni settanta del secolo scorso, rappresenta il primo sentiero dedicato alla storia della Terra realizzato in Italia. Fruibile dalla tarda primavera all’autunno, è facilmente raggiungibile sia da Predazzo, con gli impianti della Società Latemar 2200, sia dall’Alpe di Pampeago.

Un percorso di osservazione per conoscere le tappe e le curiosità di più di 40 milioni di storia geologica, da circa 270 a 230 milioni di anni fa, dalle catastrofiche nubi ardenti che formarono i "porfidi quarziferi" permiani, fino al mare tropicale brulicante di vita e al vulcanismo triassico.

Ospite della serata di oggi, per la festa di inaugurazione, sarà Loris Vescovo, musicista insignito della Targa Tenco per un lavoro discografico di ricerca all'interno della musica, e delle lingue, delle Dolomiti, "Penisolati", afiancato per l'occaisonedal musicista fassano Stefano Dellantonio. 

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