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Cronaca Centro storico / Via Ezio Maccani

Dramma all'ex Sloi: il ragazzo aveva chiesto aiuto ai Servizi Sociali. Cia: "Tragedia annunciata"

“Quel che è accaduto all'ex Sloi è una ferita per la città di Trento" così il sindaco Andreatta ha commentato quanto accaduto ieri sera nella baraccopoli all'interno dello stabilimento abbandonato, dove un ragazzo di appena 22 anni ha perso la vita a causa di un incendio. "Tragedia annunciata" scrive il rappresentante della minoranza consiliare Claudio Cia, puntando il dito contro il "also buonismo" di chi "ha indotto quelle persone a vivere in condizioni disumane". "E' dannoso per tutti se l'accoglienza non è accompagnata dalla responsabilità e dal buon senso" scrive il consigliere.

Il Comune precisa che la situazione del ragazzo era nota da tempo ai servizi sociali: l'anno scorso si era presentato in gravi condizioni di salute perchè investito da un treno (clicca qui), si legge in una nota del Comune. Aveva chiesto aiuto economico per tornare in Romania: la somma gli era stata consegnata grazie ad un apposito fondo della Caritas ma dopo qualche tempo il ragazzo è tornato in Italia.

"La piccola comunità che vive all'ex Sloi è monitorata costantemente dai Servizi sociali del Comune e dagli agenti della polizia municipale, non vi sono minori - assicura il sindaco -. Sono numerosi i sopralluoghi fatti nell'ultimo periodo, numerosi anche i tentativi di recuperare a una vita dignitosa gli inquilini delle baracche. Il più delle volte però gli aiuti proposti per esempio l'accoglienza notturna non vengono accettati". Oggi l'ennesimo sopralluogo dei carabinieri, dopo la tragedia. Clicca qui...

Nel comunicato si riporta l'esempio di un anziano che avrebbe perfino firmato le dimissioni dall'ospedale spontaneamente, per tornare a vivere all'ex Sloi". Per quanto riguarda la demolizione delle strutture ed il futuro dell'area, fortemente contaminata dalle attività industriali dei decenni pasati, la strada è ancora lunga: l'area è stata inserita nell'elenco dei siti inquinati di interesse nazionale ed è in corso uno studio da parte dell'Università di Trento per arrivare ad un progetto di bonifica, ma prima tutti i dati dovranno passare dal Ministero.  

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