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Cronaca

Mobilità sui passi dolomitici, al via i nuovi servizi di trasporto pubblico

Tra le novità, anche una convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano per il servizio di trasporto potenziato e unitario su entrambi i versanti del Passo Sella

La giunta provinciale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi, la convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano per il servizio di trasporto potenziato e unitario su entrambi i versanti del Passo Sella. Inoltre, sempre nell’ambito della mobilità sostenibile la Provincia autonoma di Trento potenzierà il servizio di linea da Cavalese a Canazei- Penia e da Canazei al passo Passo Pordoi. Con particolare riguardo ai servizi per il Passo Sella, l’accordo tra la Provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano prevede che il servizio di trasporto verso e dal Passo Sella sul versante trentino sarà attuato per tutta l'estate mediante il prolungamento della linea “Val Gardena – Passi Dolomitici” dal Rifugio Passo Sella a Canazei. I servizi avranno una cadenza oraria, in modo da proporre a residenti e ospiti un servizio unitario. Inoltre saranno previsti servizi aggiuntivi nelle giornate “Green days Dolomites vives" - in programma tutti i mercoledì di luglio e agosto -, quando sarà regolamentato il traffico privato, alla mezz’ora e al quarto d’ora.

“Le Province autonome di Trento e Bolzano - annuncia l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi - hanno deciso di stringere un patto per rendere sostenibile l’afflusso di turisti sui passi Dolomitici e in particolare sul passo Sella. Da domani, 24 giugno sarà attivo il collegamento di autobus con il Passo Sella, con corse ogni ora. L’accordo riguarda il passo Sella ma il Trentino ha deciso di investire sull’intera area. Dal 3 luglio al 2 settembre la linea Cavalese - Penia sarà integrata con corse ogni 30 minuti. Si tratta di un pacchetto di misure che vogliono davvero promuovere un modo diverso di accedere alle aree sensibili di montagna, frutto di un lavoro che ha voluto coniugare le istanze di tutela con quelle di un equilibrato approccio anche a tutela degli operatori. In questo modo - continua Gilmozzi - contiamo di penalizzare il numero di accessi ai Passi, ma quantomeno di mantenere il numero, rendendoli più sostenibili”. 

L'assessore precisa che le “resistenze” ad immaginare un nuovo modo di proporre la fruizione dei passi dolomitici e, più in generale, dell'ambiente montano, sono naturali e fisiologiche. “In questi due anni di lavoro e monitoraggio - sottolinea a tal proposito Gilmozzi - abbiamo esaminato, congiuntamente con tutte le comunità territoriali cointeressate e con  gli operatori turistici in rappresentanza dei diversi gli esercizi ricettivi , compresi quelli collocati sui Passi, tutte le problematiche. L’analisi ha permesso di individuare anche le grandi opportunità culturali, sociali ed economiche, che possono derivare da un nuovo modo di interpretare la mobilità nelle nostre montagne”.

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