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Cronaca Piazza F. Lli Fontana

Ridimensionate undici nuove caserme dei VVFF, con i risparmi si ristrutturano le altre

Nuovi criteri approvati oggi dalla Giunta su proposta dell'assessore Mellarini: si va da un minimo di 900.000 euro per comuni sotto i 700 abitanti, ad un massimo di 2,9 milioni di euro per quelli sopra i 10.000. La delibera interessa ben undici progetto già ammessi a finanziamento, i risparmi saranno usati comunque a favore dei Vigili del Fuoco volontari

Nuovi criteri di spesa, più restrittivi, per le caserme dei Vigili del Fuoco Volontari in Trentino. I risparmi che l'amministrazione provinciale prevede di ottenere saranno comunque dedicati alla manutenzione straordinaria delle caserme già esistenti. Insomma meglio ristrutturare che costruire ex novo anche se alcune caserme, ben undici, saranno costruite comunque, anche se i progetti saranno ridimensionati secondo i nuovi criteri, riportati qui sotto.

I progetti già ammessi a finanziamento (tramite la Cassa provinciale antincendi ed il Fondo Unico Territoriale) ma interessati dalla delibera riguardano i corpi dei Vigili del Fuoco di Dimaro, Sant'Orsola Terme, Sover, Stenico, Giovo, Castello Tesino, Tenna, Taio, Carano, Trambileno e Sporminore. Con il risparmio su questi progetti, si legge in una nota della Provincia, saranno presto aperti nuovi bandi per la manutenione straordinaria. 

Tipologie di interventi finanziabili.
I nuovi criteri di finanziamento riguardano le seguenti tipologie di interventi:
1. Realizzazione di nuove caserme dei Vigili del Fuoco Volontari, delle sedi delle Unioni Distrettuali e dei Centri di Protezione Civile; 
2. Ristrutturazione - con o senza ampliamento - di caserme esistenti dei Vigili del Fuoco Volontari, delle sedi delle Unioni Distrettuali e dei Centri di Protezione Civile;
3. Ristrutturazione ed adattamento di edifici esistenti da destinare a caserme dei Vigili del Fuoco Volontari, delle sedi delle Unioni Distrettuali e dei Centri di Protezione Civile.


Spesa massima ammissibile.
La Giunta provinciale ha fissato anche la spesa massima ammissibile a copertura di tutte le spese degli interventi, escluso il costo di acquisto delle aree che dovranno in ogni caso essere vidimate dal servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia autonoma di Trento:
-    900.000 euro per Comune o frazione con meno di 700 abitanti
-    1.200.000 euro per Comune o frazione con un numero di abitanti compreso tre 701 e 3.000
-    1.600.000 euro per Comune o frazione con un numero di abitanti compreso tre 3001 e 10.000
-    2.500.000 euro per Comune o frazione con più di 10.000 abitanti
-    incremento di 400.000 euro per le sedi delle Unioni distrettuali.
Per i Centri di protezione civile è previsto un incremento della spesa massima ammissibile a finanziamento pari a 200 mila euro per ogni associazione di volontariato convenzionata con la Protezione Civile presente nella sede del centro di protezione civile. 


Criteri di progettazione e standard. 
Ai Comuni è garantita “ampia libertà progettuale”, nel rispetto di determinati parametri tecnici e localizzativi. In particolare, per quanto riguarda la localizzazione, le nuove caserme dovranno avere una posizione baricentri rispetto al bacino di utenza, essere servite da adeguati collegamenti viari e rientrare nei criteri del Piano urbanistico provinciale.
Nuove strutture saranno autorizzate se suffragate dalla verifica circa l’esistenza di eventuali immobili riutilizzabili come caserme o centri della Protezione civile. Così come le nuove caserme dovranno garantire determinati standard circa i locali interni e di servizio (spogliatoi autorimessa, officina, deposito e centralino), piuttosto che esterni (piazzale, corsie di uscita, parcheggi e piazzola atterraggio elicottero).


Superficie massima area e dimensioni.
La superficie massima ammissibile dell’area, ai soli fini del finanziamento per la spesa di acquisto dell’area, è fissata pari a:
-    1500 metri quadri per Comune o frazione con meno di 700 abitanti
-    1750 metri quadri per Comune o frazione con un numero di abitanti compreso tre 701 e 3000
-    2000 metri quadri per Comune o frazione con un numero di abitanti compreso tre 3001 e 10000
-    3000 metri quadri per Comune o frazione con più di 10000 abitanti.
Le superfici sono eventualmente incrementabili di 500 metri quadri nel caso in cui la caserma del Corpo comprenda la sede dell’Unione distrettuale. Per i Centri di Protezione Civile la superficie dell’area potrà essere ulteriormente incrementata di 200 metri quadri per ogni associazione di volontariato convenzionata con la protezione civile.

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