Libri "pericolosi" al bando nelle scuole trentine? Ecco di cosa parlano
"Qualcuno crede che siano dannosi libri che raccontano con delicatezza esperienze di vita quotidiana di molte bambine e bambini". Così il collettivo Se Non Ora Quanndo annuncia l'adesione allla manifestazione prevista per domani in contemporanea alla discussione, in consiglio provinciale, della moziione di Fugatti che chiede di mettere al bando i libri "sospetti" di ideologia "gender".
In realtà sono libri che trattano esperienze di tutti i tipi, delicate sì, ma senza riferimenti alla sessualità. Così dicono le portavoce del comitato Micol Cossali e Sara Sighele, e propongono qualche esempio (i link in blu rimandano alle schede dei libri). "Per esempio l'adozione "Una giornata speciale", l'essere profughi per fuggire da una guerra "Leyla nel mezzo", la separazione dei genitori "Due nidi", la varietà di possibili famiglie che possono toccarci in sorte Il grande grosso libro delle famiglie. Qualcuno che pensa che non sia lecito che le bambine possano immaginarsi coraggiose, come nella favola "La principessa e il drago" o che i bambini non debbano ritrovarsi in un'immagine di tenerezza e cura, come nella storia proposta da "Una bambola per Alberto". Quest'ulltimo è sì contro gli stereotipi di genere, lo si capisce dal titolo,mentre non ci sarebbe traccia nelle scuole trenntine del famigerato "Due papà" che ha scatenato la reazione dei movimenti a difesa della famiglia tradizionale in tutta Italia.