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Cronaca Centro storico / Via Bepi Mor

La sede di Libera sarà in un alloggio confiscato alle mafie

Lo ha deciso la giunta comunale che ha dato così il via all'assegnazione di un deciso immobile di 34 metri quadrati in via Bepi Mor a Limen, membro fondatore e capofila di "Libera"

Sarà in un alloggio confiscato alla criminalità organizzata la sede del coordinamento di “Libera- associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Lo ha deciso la giunta comunale che ha dato così il via all’assegnazione di un deciso immobile di 34 metri quadrati in via Bepi Mor a Limen, membro fondatore e capofila di “Libera”.

Per le sue dimensioni ridotte, infatti, l’alloggio non poteva essere destinato ad edilizia abitativa pubblica, finalità che l’Amministrazione comunale ha invece attribuito agli otto alloggi e quattro garage sequestrati e assegnati al Comune dal 2003. Da qui la scelta di assecondare la richiesta di Limen che verserà un canone annuo simbolico come previsto per altre realtà similari. L’associazione Limen (“legality, identity, memory and environment”) – nata nel 2009 su impulso di un gruppo di giovani che hanno condiviso un percorso di formazione in ambito internazionale sulla promozione della legalità, la salvaguardia della memoria, la costruzione dell’identità e la tutela dell’ambiente- svolge attività di promozione sociale a livello trentino, europeo e internazionale. Quello assegnato a Libera come detto è solo una delle undici unità immobiliari, tra abitazioni e garage, di cui l’Amministrazione è venuta in possesso a partire dal 2003 dopo la sentenza 451/01 della Corte d’Appello di Trento.
 
Gli immobili sono entrati nel patrimonio disponibile del Comune che ha prima portato a scadenza i naturali contratti di locazione, dunque li ha ristrutturati e destinati al soddisfacimento della richiesta di alloggi pubblici affidandoli ad Itea Spa. Grande soddisfazione è stata espressa dalle due rappresentanti di Libera, Chiara Simoncelli ed Elisa Molinari: “Poter avere un luogo fisico dove concentrare i nostri lavori e progetti è qualcosa di fondamentale- hanno spiegato. Anche se magari non si vede e non si sente  la mafia- intesa nell’accezione più completa del termine- è presente anche nella nostra provincia e nella nostra ragione così come in tutti i territori “ricchi”, basti pensare che solo in Lombardia ci sono mille immobili sequestrati, un numero record a livello nazionale. Come Libera siamo già partiti con un lavoro finanziato dall’assessorato all’istruzione nelle scuole medie inferiori e speriamo possa essere solo il primo passo di un lungo percorso”. 
 
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