rotate-mobile
Cronaca

Imprenditore scrive agli enti pubblici per chiedere di poter lavorare

In tutto la lettera, datata 18 luglio 2013, è stata inviata a 40 indirizzi e mail. Si tratta in sostanza di un appello: la situazione di crisi rischia di investire anche i 20 dipendenti dell'impresa e le loro famiglie

Pubblichiamo una lettera che la Stst srl (Società trasporti scavi trentini) ha inviato agli uffici tecnici di Comune e Provincia di Trento, oltre che la sindaco Alessandro Andreatta, al presidente della Provincia Alberto Pacher e agli assessori provinciali Olivi, Rossi e Gilmozzi. In tutto la lettera, datata 18 luglio 2013, è stata inviata a 40 indirizzi e mail. Si tratta in sostanza di un appello, di una richiesta di lavoro viste le difficoltà del momento e la situazione di crisi che rischia di investire anche i 20 dipendenti dell'impresa e le loro famiglie. La pubblichiamo perché, a quanto ci risulta, si tratta di un caso molto raro: è insolito, infatti, che un imprenditore prenda carta e penna per chiedere, quasi implorare, del lavoro per sè e i suoi dipendenti. Un segno dei tempi, malati, che corrono. Di seguito la lettera integrale.

"Con la presente siamo ad esprime eporofonda preoccupazione riguardo al futuro della nostrra società che da quasi trent'anni esercita sul territorio provinciale, con serietà e professionalità, nel settore delle opere pubbliche. Dobbiamo amaramente constatare che negli utlimi anni in rare occasioni la scrivente è stata invitata alla partecipazione di gare d'appalto indette dalle amministrazioni e anche solo per lavori di modesta entità. Non volendo entrare nel merito delle procedure di selezione ed invito, sarebbe auspicabile quanto meno una forma di rotazione degli inviti al fine di permettere una maggiore possibilità di partecipazione lavoro. Portiamo all'attenzione che la nostra società impiega 20 dipendenti (da cui dipendono le rispettive famiglie), ed attualmente rischiano di perdere il posto di lavoro con le note conseguenze sociali che ne deriverebbero. Già da questa settimana ne abbiamo alcuni in ferie e dalla prossima dovremmo decidere se metterli in cassa integrazione o, peggio, in mobilità. Per questo motivo facciamo appello alla sensibilità e buonsenso auspicando che prendiate urgentemente in considerazione la nostra società, anche per l'esecuzione di eventuali lavori di modesta entità per la nostra specializzazione". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprenditore scrive agli enti pubblici per chiedere di poter lavorare

TrentoToday è in caricamento