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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro storico

Aria inquinata: a Trento più ossidi di azoto che a Bologna

Nelle tre classifiche contenute nel rapporto, il capoluogo del Trentino ha "sforato" i limiti in diverse occasioni e per diversi tipi di inquinanti. Leggi tutte le classifiche

Non è un bel quadro quello che esce dal rapporto "Mal'Aria di città 2013" di Legambiente: l'Italia fa l'ennesima brutta figura a livello europeo dopo aver presentato non una ma due istanze di deroga ai limiti previsti sulle emissioni in svariate aree del Paese (Trentino compreso) e l'inquinamento da polveri sottili, ossidi di azoto e ozono segna un trend preoccupante. Ma andiamo con ordine e - visto che siamo trentini - concentriamoci su di noi. GUARDA TUTTE LE CLASSIFICHE NELLA FOTO GALLERY QUI SOTTO

Nelle tre classifiche contenute nel rapporto, il capoluogo del Trentino ha "sforato" i limiti in diverse occasioni e per diversi tipi di inquinanti. Andiamo malissimo per l'inquinamento da ossidi di azoto e per le concentrazioni di ozono (dove superiamo le quantià prodotto da centri molto più grandi: Milano  per l'ozono e Bolgna per l'azoto, tanto per citarne due. Complice la conformazione "ad imbuto" della Valle dell'Adige, l'aria risulta essere molto più inquinata di quella che respirano i "cugini" altoatesini. Vediamo però i valori nel dettaglio.

PM10 (polveri sottili) 

Il decreto legislativo 155/2010 prevede un numero massimo di 35 giorni/anno con concentrazioni superiori
a 50 μg/m3. Trento è al 42esimo posto, con una media annua di 38 sforamenti.

"L’elevata presenza di polveri fini nell’aria delle città (PM10) - si legge nel rapporto - è ancora oggi uno dei problemi principali per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Il Decreto Legislativo 155/2010 pone come limite per la concentrazione di PM10 il valore di 50 μg/m3 come media giornaliera da non superare per più di 35 volte in un anno. Ma anche l’anno che si è appena concluso dimostra come difficilmente nelle aree urbane si riesce a rimanere sotto la soglia stabilita".

NO2, ossido di azoto

Il rapporto esamina anche in questo caso i valori medi in un anno, basando i suoi calcoli sui dati forniti dalle Agenzie regionali (e provinciali) per l'ambiente) e ricavati dai rilevamenti registrati dalle centraline presenti sul territorio comunali. Il limite di legge è 40 μg/m3 come media annuale. Trento si piazza al 17° posto, con 42,5 di media (Bolzano 37).

"L’NO2 è un inquinante secondario che risulta tossico per l’uomo per le sue capacità irritanti per le vie respiratorie che si forma per reazione chimica in atmosfera dall’ossidazione del monossido di azoto (NO), le cui fonti principali sono il trasporto su strada, il riscaldamento e i processi di combustione industriali. - si legge nel rapporto - Gli ossidi di azoto nell’aria sono, inoltre, i principali precursori dell’inquinamento atmosferico secondario, i cui prodotti sono ad esempio l’ozono o il particolato ultrafine. Caratteristica che rende l’NO2 ancora più pericoloso e le politiche di riduzione di questa sostanza ancora più urgenti".


Ozono
In questo caso la classifica delle città si basa sulla media del numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/m3, registrato da tutte le centraline presenti sul territorio comunale (limite massimo consentito 25 giorni di superamento/anno). Trento è al 19° posto, con una media di 63,0, piuttosto alta.


"L’Ozono è un inquinante di tipo secondario e la sua formazione deriva da complesse reazioni fotochimiche, favorite dall’aumento della radiazione solare in quel periodo dell’anno, possibili per la presenza in atmosfera di altri composti gassosi, definiti precursori, come gli ossidi di azoto (NO - NO2), i composti organici volatili (VOC) ed in parte per l’ossido carbonio. (...) Delle 78 città che hanno risposto al questionario, ben 44, il 57% del totale, ha superato il limite delle 25 giornate nell’arco dell’anno. Il dato sui superamenti si riferisce ad un valore medio ottenuto dai valori registrati nelle singole centraline presenti nelle città. Mantova, al primo posto, ha totalizzato un numero di superamenti (130) cinque volte maggiore di quello previsto dalla normativa".

Ossido di Azoto-2Ozono-2Polveri sottili PM10-2

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