rotate-mobile
Cronaca Oltrefersina / Via Apollonio Annibale

Apss, infermieri a domicilio con l'auto privata: "Auto aziendale o giusto rimborso"

Non ci sono ovviamente auto per tutti, così l'azienda chiede agli infermieri di usare l'auto privata: il rimborso però parte con l'arrivo sul posto di lavoro, che a volte è il domicilio del paziente, anche se le auto sono usate per trasportare medicinali e strumenti medici

Gli infermieri dell'azienda sanitaria che effettuano servizi a domicilio sono costretti ad usare la propria auto e non vengono rimborsati adeguatamente: una prassi in uso presso l'Apss dal 2011, secondo la Fp Cgil dovuta ad un'interpretazione unilaterale del contratto. Il rimborso riguarderebbe, secondo il sindacato, solamente la differenza tra i chilometri del tragitto casa-lavoro e quelli effettivamente percorsi. L'indennità riguarderebbe inoltre anche l'usura del mezzo, criterio che non viene applicato.

"Dobbiamo aggiungere che, sempre sull'auto personale, sulla quale viaggeranno poi mariti, mogli o bambini, il personale infermieristico è obbligato a trasportare anche presidi medici e campioni organici. Già solo per questo appare chiaro che il lavoro di questi dipendenti comincia dal momento in cui salgono in macchina e che il servizio effettuato da quell'auto comincia alla partenza - spiega Gianna Colle della Fp Cgil - Se effettivamente il lavoratore potesse semplicemente scegliere di andare fino al distretto – la sede di lavoro -  e, una volta lì, prendere un'auto aziendale, il problema non sussisterebbe".

La richiesta è che l'azienda sanitaria si doti di un parco auto tale da mettere a disposizione di più infermieri l'auto aziendale, oppure che riconosca il rimborso, e l'inizio della giornata lavorativa, fin dalla partenza da casa. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Apss, infermieri a domicilio con l'auto privata: "Auto aziendale o giusto rimborso"

TrentoToday è in caricamento