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Filippo Gabriele, la vittima della MeBo che salvò una famiglia dalla morte

Durante il lockdown fece un gesto eroico per aiutare quattro persone. Lo schianto sulla superstrada gli è costato la vita

Aveva 33 Filippo Gabriele, il giovane toscano originario di Impruneta, nella zona del Chianti, rimasto ucciso nel terribile incidente di ieri, venerdì 9 febbraio, sulla MeBo.

L’incidente è avvenuto all’altezza dell’uscita di Lana-Postal. A causa del violento impatto con il guardrail il conducente è rimasto incastrato nell’auto ed è stato necessario liberarlo con le pinze idrauliche. Nonostante la velocità dei soccorsi e tutti gli sforzi l'uomo è deceduto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, sanitari e vigili del fuoco volontari.

Viveva in Toscana, ma Gabriele aveva un legame fortissimo con l’Alto Adige: durante il lockdown il 33enne lavorava in un ristorante di San Candido ed ha aiutato una famiglia ad uscire da un’abitazione in fiamme, di fatto salvando la vita a queste quattro persone.

Anche nella sua terra era una persona amata e apprezzata. Così il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini su Facebook: “Non è una buona giornata per la nostra comunità, perdiamo un giovane ragazzo che ne ha sempre fatto parte, tutti o molti conoscevano Filippo Gabriele che si era reso partecipe di un paio di eventi di grande generosità verso gli altri, salvando vite umane. La vita, poi, è davvero strana e da oggi, Filippo rimane nei nostri ricordi... sicuramente rimane quel sorriso di un giovane imprunetino. Condoglianze alla sua famiglia”.

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