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Incidenti stradali Centro storico / Via Ezio Maccani

Incidenti dimezzati in 15 anni, attenzione alle strade provinciali

La stragrande maggioranza degli incidenti non avviene in autostrada bensìsulle provinciali e perfino sulle strade comunali urbane

Incidenti quasi dimezzati negli ultimi 15 anni sulle strade trentine. Ad inizio millennio, nel 2003, si contavano circa 2.100 incidenti all'anno, numero che è andato progressivamente calando raggiungendo i 1.361 casi nel 2016 (ultimo dato disponibile). 

Secondo i dati pubblicati dall'Ispat, l'istituto statistico provinciale, l'ora più "pericolosa" sarebbe quella tra le 18 e le 19, quando avviene il 9,1% di incidenti. L'indice di mortalità però è molto più alto nella fascia notturna e raggiung il massimo tra le 23 e le 24. Il giorno con più incidenti è, statisticamente, il venerdì, quello che ne ha meno, la domenica. Anche in questo caso però la pericolosità reale, ovvero il rischio di incidenti mortali, aumenta nel weekend: nelle giornate di sabato e domenica si verifica quasi la metà dgli incidenti mortali.

Il mese con più incidenti è agosto, complice lapresenza massiccia di turisti sulle  già affollate sttrade trentine, seguito dai mesi vicini, luglio e settembre. Il mse in cui si verificano meno sinnistri è marzo ed in generale i mesi invernali. La fascia d'età più "incidentata" è quella tra i 30 ed i 64 anni ed i feriti sono in prevalenza maschi, coinvolti in incidenti tre volte di più rispetto alle donne. Spesso l'autostrada viene percepita come la strada più rischiosa, e di conseguenza quella dove prestare più atttenzione alla guida, ma non è così: la stragrande maggioranza degli incidenti avviene sulle strade provinciali (70 feriti in A22 nel 2016, 1.027 sulle provinciali) e sulle strade comunali urbane, ovvero nei centri abitati (795 feriti). 

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