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Il retroscena / Levico Terme

Il sindaco ha tentato di salvarlo: "Le fiamme erano altissime"

Gianni Beretta ha sfondato la porta dell'appartamento di Lazzeri nei momenti più concitati dell'incendio

La tragedia di Giuliano Lazzeri, il 59enne morto nell’incendio del suo appartamento in via Dante a Levico, ha sconvolto tutta la cittadina, a partire dal sindaco Gianni Beretta. E proprio il sindaco è stato il primo ad intervenire per provare a salvare il suo concittadino.

Beretta si trovava vicino al luogo del disastro e assieme alle forze dell’ordine ha contribuito all’evacuazione dei residenti negli appartamenti della palazzina, suonando campanelli e dando l’allarme. Poi, si è trovato davanti alla porta di Lazzeri.

“L’ho buttata giù, ma c’erano fiamme troppo alte e tanto fumo. Sono dovuto tornare indietro” ha detto il sindaco, lasciando poi spazio ai vigili del fuoco. Ma per Lazzeri, purtroppo, non c’era più nulla da fare.

Dentro l’inferno: cos’è successo nella palazzina di via Dante

La vittima

Levico lo aveva accolto, ma i suoi natali erano perginesi. Di Ischia, per la precisione. Aveva 59 anni e faceva l'operatore socio sanitario. Tra le sue passioni il teatro, la montagna e le discese sugli sci, soprattutto sulla Panarotta. Una vita semplice, riservata e regolare la sua, terminata nel più tragico dei modi.

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