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Cronaca

Giudice indagato per pedopornografia: l'inchiesta partita da Bolzano

Ha avuto origine a Bolzano, con gli accertamenti condotti dalla polizia postale di Trento, l'inchiesta per pedopornografia che ha coinvolto anche un magistrato in servizio presso la corte d’appello di Reggio Calabria

Ha avuto origine a Bolzano, con gli accertamenti condotti dalla polizia postale di Trento, l'inchiesta per pedopornografia che ha coinvolto anche un magistrato in servizio presso la corte d’appello di Reggio Calabria. Il giudice è indagato per essersi procurato o aver detenuto materiale pedopornografico con minorenni. Gli accertament hanno preso il via da una perquisizione effettuata su un uomo di 38 anni di Bolzano, trovato in possesso di materiale pedopornografico scaricato dalla rete. Il giudice indagato presta servizio alla sezione penale del tribunale calabrese dal gennaio di quest'anno, in precedenza era stato alla sezione civile. Trascorsi i dieci anni previsti dalle norme del Csm, il magistrato era passato al penale dove ha fatto parte anche dei collegi in Corte d'assise ed alla sezione misure di prevenzione. Rischia la sospensione dalla funzione e dallo stipendio, con la collocazione fuori dal ruolo organico della magistratura, da parte della sezione disciplinare del Csm. La sezione disciplinare del Csm dovrà valutare la richiesta dei titolari dell'azione disciplinare, ossia il Pg della Cassazione e il ministro della Giustizia, di applicazione delle misure cautelari nei confronti del magistrato. Solitamente nei casi di arresto, tale misura è obbligatoria, e dopo l'istanza, il Csm agirà quindi in tempi rapidi. 

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