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Cronaca

Giovani: aumentano gli universitari e le difficoltà a trovare lavoro

Dei laureati nella seconda metà del 2009 il 67,8% (390 persone), hanno deciso di proseguire gli studi; 185 sono in condizione attiva: nel 45% dei casi come occupati e per il resto ancora in condizione di ricerca di lavoro

Secondo il monitoraggio svolto da Agenzia del lavoro sulle scelte di studio e di lavoro dei diplomati delle scuole superiori in Trentino (leva 2005/2006), risulta un aumento dell’interesse da parte dei ragazzi a proseguire gli studi e una maggiore difficoltà lavorativa, complice soprattutto la crisi. In particolare, lo studio conferma il trend crescente nel proseguimento degli studi all’università dei diplomati: ben il 59,6% degli attuali intervistati dopo il conseguimento del diploma si iscrivono all’università. Le analoghe percentuali riferite alle leve precedenti si attestavano rispettivamente al 35,3% per la leva del 1996/97, al 43,8% per la successiva del 1999/00 e al 56,7% per la leva 2002/03. Il dato non tiene conto dei liceali, considerando i quali la quota di iscritti all’università sale ancora, a coinvolgere quasi tre soggetti su quattro, il 73,2% del totale: 1.734 studenti sui 2.370 intervistati. 

La rilevazione degli esiti occupazionali dei diplomati 2005/06 realizzata dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro dell’Agenzia mette in risalto il numero significativo di giovani che dopo il diploma hanno deciso di proseguire gli studi conseguendo la laurea breve del nuovo ordinamento accademico basato su due livelli, laurea breve e laurea magistrale (eventualmente un master universitario).
 
A quarantadue mesi dalla maturità la condizione di studente trova conferma per una percentuale inferiore di diplomati rispetto a quanto rilevato nelle indagini precedenti: poco meno del 35% a fronte del 37,3% rilevato per la leva del 2002/03. E’ un dato in controtendenza con quanto accaduto nelle leve precedenti e con quanto visto per la dinamica delle iscrizioni all’università, che dipende dai comportamenti della sola componente femminile e che per questa componente consegue all’avvenuta acquisizione del diploma di laurea breve: il 67,3% dei diplomati già laureati al momento dell’intervista sono infatti ragazze.
 
Proprio con riferimento agli effetti del nuovo ordinamento universitario (cosiddetto “3+2” introdotto nell’anno accademico 2001/02) la rilevazione presenta inoltre un elemento di discontinuità rispetto ai rapporti precedenti: dall’analisi delle risposte di questa leva, si evince che circa un terzo dei 1.733 diplomati che si sono iscritti all’università, hanno già conseguito un diploma di laurea breve. Si tratta di ragazzi che si sono laureati indicativamente nella seconda metà del 2009 ed hanno avuto la possibilità di entrare nel mercato del lavoro non più come diplomati, ma già come laureati. Del loro percorso è stata data evidenza separata, e questo è un primo dato di novità in quanto, se da un lato è emerso che il 67,8% di questi laureati, 390 soggetti, hanno deciso di proseguire gli studi per ottenere la laurea specialistica, si è pur tuttavia evidenziato che 185 soggetti risultano già in condizione attiva: nel 45% dei casi come occupati e per il resto ancora in condizione di ricerca di lavoro. Il tasso della loro disoccupazione risulta molto alto (64,4%) ma è conseguenza di una laurea acquisita a ridosso dell’intervista e di un tempo trascorso in condizione professionale molto breve.
 
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