Garante dei detenuti e dei minori a Spini, se ne parla da 7 anni
Al carcere di Spini manca la figura del garante dei detenuti: se ne parla da almeno sette anni. L'ultramoderna struttura ha dei costi che lo Stato ha mostrato di non poter sostenere. Più volte è stata ipotizzata una competenza provinciale
Incontro con il direttore della Casa circondariale di Spini Valerio Pappalardo ed il comandante della Polizia Penitenziaria Domenico Goria in Prima Commissione, dove si è tornati ad affrontare la questione della mancanza di un garante dei detenuti e dei minori presso il carcere trentino. Se ne parla da ormai sette anni: l'ultima richiesta in tal senso arriva dal consigliere del PD Mattia Civico e dal collega di Amministrare il Trentino Nerio Giovanazzi che hanno presentato tre disegni di legge, che sono stati condensati in un unico "pacchetto".
Sì alla figura del garante, purchè sia un ponte tra detenuti ed amministrazione, e non si concentri solo sulle critiche: questa, riiassunta in poche righe, la posizione del direttore del carcere Pappalardo: "se il ruolo fosse pensato solo come rilevazione delle problematiche, sarebbe disfunzionale; inoltre a Spini mancano i mediatori culturali che aiutino a comprendere il percorso rieducativo da costruire". Il comandante della Polizia Penitenziaria non ha perso occasione per sottolineare i problemi economici dell'ultramoderna struttura: "siamo passati oggi a 350 detenuti su 120 stanze detentive e in un contesto di progressivo calo dell’organico di polizia dove siamo calati da oltre 300 unità previste alle attuali 130. A questo si è aggiunto nell’ultimo periodo l’affidamento di detenuti cosiddetti “protetti”, violentatori e persone che si sono macchiate di reati gravi".
"Alle carenze economiche dovrebbe supplire lo Stato - ha risposto il consigliere Borga (Civica Trentina) - e forse occorreva pensarci prima di costruire una struttura così all’avanguardia. Il Garante dei detenuti non avrebbe voce in capitolo su aspetti di natura finanziaria, ma se è una questione di risorse potrebbe intervenire la Provincia".