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Cronaca San Giuseppe / Viale della Costituzione

Omicidio - suicidio alle Albere: Sorrentino era in difficoltà finanziarie

L'attico su due piani in cui viveva la famiglia nel quartiere Le Albere costava 1 milione e 200 mila euro e Sorrentino, secondo i controlli svolti dagli inquirenti, quei soldi non li aveva

L'esame necroscopico condotto sui corpicini di Alberto e Marco Sorrentino, uccisi dal padre Gabriele, che si è poi tolto la vita, ha confermato quanto si era ipotizzato nella giornata di ieri. A provocare la morte dei piccoli, sono state le martellate inferte dall'uomo alla teca cranica dei figlioletti. Uno dei bimbi è stato colpito una volta, mentre sul fratellino i periti hanno trovato segni compatibili con tre, forse quattro colpi. 

Quanto alla cause del tragedia, gli inquirenti sono convinti che siano da imputare alle difficoltà finanziarie di Sorrentino: l'attico su due piani in cui viveva la famiglia nel quartiere Le Albere costava 1 milione e 200 mila euro e Sorrentino, secondo i controlli svolti dagli inquirenti, quei soldi non li aveva. Una parte del denaro per l'acquisto era stato ottenuto vendendo una proprietà di famiglia a Mezzocorona, altro denaro Sorrentino l'aveva raccolto con operazioni finanziarie che conduceva da casa lavorando al computer, operazioni che però con il tempo erano andate male, al punto che l'uomo non era riuscito a pagare gli ultimi affitti (l'appartamento era stato comperato con la formula 'rent to buy') e si trovava in serie difficoltà economiche. Difficoltà taciute sino all'ultimo. Ieri mattina, giorno della tragedia, Sorrentino e la moglie avrebbero dovuto presentarsi per il rogito di un nuovo appartamento, accanto al lussuoso attico in cui vivevano. Ma l'uomo, forse schiacchiato dal peso delle responsabilità e dell'immagine che aveva costruito di sè, non ha retto, rivolgendo la sua disperazione sui figli. 

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