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Lunedì, 29 Aprile 2024
Polemica

Daspo per Francesca Fiori, il M5S attacca: "Si dimetta"

Il Movimento va all'attacco della presidente della circoscrizione Don Bosco dopo la decisione della Questura

Mentre i suoi legali sono al lavoro per presentare ricorso contro il provvedimento Francesca Fiori, la presidente della circoscrizione Don Bosco di Bolzano punita con il Daspo (divieto di accedere a manifestazioni sportive) dopo i fatti accaduti nella partita di calcio fra Südtirol e Catanzaro, finisce nel mirino delle critiche del Movimento 5 Stelle del capoluogo altoatesino. 

Cos'è successo 

Tutto risale alla partita dello scorso 7 ottobre allo stadio Druso, valida per il campionato di Serie B fra i padroni di casa del Südtirol e la squadra calabrese, vinta dagli ospiti per 0-1. Al termine del match Fiori, grande tifosa della società altoatesina, ha raccontato di essere stata schiaffeggiata, spinta a terra e presa a calci da una coppia di tifosi avversari, ma ha deciso di non sporgere denuncia. Una scelta che ha sollevato diversi dubbi sulla veridicità del racconto: nelle ore successive sono emerse sia sui social che su altri giornali testimonianze secondo le quali sarebbe stata la stessa Fiori ad aggredire per prima una tifosa calabrese tirandola per i capelli, e successivamente prendendosela anche con il suo ragazzo intervenuto per difenderla. La Questura di Bolzano ha acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza e, dopo averle esaminate, ha deciso di punire tutte le tre persone coinvolte con un Daspo di un anno: di fatto, quindi, parte delle colpe di quanto accaduto sono state attribuite anche a Fiori. 

Ed è per questo motivo che il M5S attacca duramente, attraverso un comunicato stampa, la presidente del Don Bosco, chiedendone le dimissioni: "Con convinzione, il Movimento 5 Stelle locale chiede alla presidente del quartiere Don Bosco a Bolzano, Francesca Fiori, di fare un passo indietro e lasciare la guida del Consiglio Circoscrizionale - scrivono i pentastellati -. Il Consiglio è una istituzione che deve dare l'esempio di vicinanza, correttezza e fair play ai cittadini. Essere oggetto di una misura di prevenzione della violenza come il Daspo, disposto dal Questore, con un anno di diffida dall'accesso allo stadio cittadino, trascina la presidente Fiore e tutto il consiglio di quartiere in una condizione di perdita di rispetto e considerazione".

Il provvedimento, secondo il partito, rischierebbe anche di minare le attività delle istituzioni in una zona particolarmente delicata della città: "La permanenza della presidente alla guida di questa istituzione - conclude la nota - può solo danneggiare il ruolo difficile che fino ad ora ha ricoperto in modo positivo il Consiglio di quartiere nei confronti di evidenti problematiche di violenza e insicurezza, in particolare a Casanova e in particolare da chi sventola la bandiera della "tolleranza zero" rispetto a qualsiasi forma di violenza. Lasciare la presidenza potrà solo giovare al lavoro del Consiglio di Quartiere e porlo al riparo da perdita di rispetto e stima finora guadagnata con fatica".

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