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Cronaca Dimaro Folgarida

Dimaro: il prete che celebrava da dieci anni era stato sospeso nel 1996

Scoperta sconcertante a Dimaro, Val di Sole: il prete che da dieci anni celebrava messa durate la stagione turistica era stato sospeso a divinis 17 anni fa. Ad insospettire la popolazione sono state le frequenti e consistenti donazioni in denaro da parte dei fedeli. Denunciato a piede libero per sostituzione di persona

Si fingeva prete, o meglio lo era stato, fino alla sospensione a divinis, decretata nel 1996 dalla diocesi dove era stato ordinato, nell'est Europa. Da una decina d'anni però continuava a celebrare la messa in Val di Sole, a Dimaro, dove nel tempo aveva stretto relazioni personali con i fedeli. Relazioni che andavano oltre la cura delle anime e che riguardavano anzi la sfera materiale, più precisamente denaro contante che il finto sacerdote in più di un'occasione è riuscito a farsi consegnare da alcune persone anziane del paese. Sono state queste donazioni ad insospettire i parrocchiani ed a far circolare strane voci sul prete che, per esempio, con i 20.000 euro donati da una signora si era comprato un'auto.

I sospetti sono diventati sempre più consistenti finchè qualcuno non si è rivolto direttamente ai carabinieri i quali hanno controllato, con l'aiuto della Diocesi di Trento, la validità del sacramento sacerdotale del soggetto. Dai controlli effettuati è emerso che il soggetto era stato sospeso a divinis e non aveva più il permesso di officiare le celebrazioni. Non sono noti i motivi della sua sospensione dal ministero, avvenuta 17 anni fa, quello che è certo è che dopo anni di messe celebrate alla perfezione (essendo stato un tempo sacerdote conosceva molto bene la liturgia) la sua firma non compare mai nel registro parrocchiale dei celebranti, che lui evidentemente si guardava bene dal firmare per non destare sospetti.

Dopo la sconcertante scoperta è stato dunque denunciato a piede libero per sostituzione di persona. Le accuse, è bene ricordarlo, non riguardano le donazioni in denaro raccolte in tutti questi anni, la cui cifra si può solo immaginare, poichè gli inquirenti non hanno ritenuto sussistere gli estremi di estorsione o truffa. Sono state però proprio le continue offerte, che andavano personalmente al finto parroco per il suo sostentamento, e l'ottenimento della residenza presso l'abitazione di una donna anziana a Dimaro a far nascere il sospetto sulla sua figura. 

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