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Cronaca Centro storico / Via Gian Domenico Romagnosi

Giro di contratti falsi in cambio di denaro per ottenere la disoccupazione

Operazione "Ghost Job" delle fiamme gialle trentine: coinvolti 60 operai edili della Valsugana, ai domiciliari l'imprenditore che forniva contratti per ottenere assegni familiari, disoccupazione e permesso di soggiorno, ovviamente in cambio di denaro

Sessanta persone residenti in Valsugana segnalate alla procura, arrestato l'imprenditore, residente fuori regione, che avrebbe simulato l'assunzione da parte di due imprese edili. E' questa la situazione delineata dalla conclusione delle indagini della Guardia di Finanza di Trento, con la collaboazione di Inps e Apapi, l'agenzia provinciale per la previdenza integrativa. I due enti previdenziali avrebbero infatti subito una vera e propria frode del valore di 250.000 euro tra indennità di disoccupazione, redditi di garanzia e di attivazione ed assegni per nuclei familiari. 

Erogazioni ricevute grazie a contratti falsi: "Dall’indagine - spiega una nota della GdF - è emerso che i finti dipendenti versavano al presunto datore di lavoro, ora tratto in arresto, una prima rilevante somma di denaro all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro nonché ulteriori somme al ritiro delle false buste paga, mai retribuite, e di altri documenti relativi al medesimo rapporto lavorativo, utili al conseguimento delle indennità nonché di altre utilità individuali, quali, ad esempio, rinnovi di permessi di soggiorno". Alcuni operai avrebbero già "confessato" alle fiamme gialle i vari dettagli della vicenda. 

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