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Cronaca

Filosofia per combattere le fake news: rimettere al centro la discussione

Si pensa che i fatti non esistano più e ciascuno possa dire (e fare) ciò che vuole e diventa sempre più difficile mostrare che ciò che altri dicono è falso. Un problema antico: era l’idea cara ai sofisti contrastati da Aristotele, e prima ancora da Socrate e Platone

Filosofia e fake news? "Potrebbe sembrare un’associazione azzardata – premette Federico Puppo, professore di Filosofia del diritto alla Facoltà di Giurisprudenza di UniTrento –, ma i nessi sono più di quanti si possa immaginare perché il fenomeno delle fake news implica il problema della verità e il problema della verità implica il problema dell’essere. Per capire ciò, è bene ricordare che, normalmente, riteniamo che ciò che si pensa o si dice è vero o falso perché corrisponde o meno a uno stato di cose, cioè alle cose di cui si sta dicendo o pensando (questo è ciò che afferma, con tutte le semplificazioni del caso, la teoria corrispondentistica della verità)".

Questa teoria, però, può essere messa in discussione. Puppo riprende: "Dopo che per molto tempo siamo stati abituati a dire e a sentirci dire che la verità non esiste, si è arrivati a sostenere che non esistono nemmeno quei fatti sulla base dei quali ritenevamo veri alcuni discorsi ma, soprattutto, falsi altri. Si pensa che i fatti non esistano più e ciascuno possa dire (e fare) ciò che vuole e diventa sempre più difficile mostrare che ciò che altri dicono è falso. Un problema tutt’altro che recente, perché proprio quella era l’idea tanto cara a quei sofisti contro cui Aristotele, e prima ancora Socrate e Platone, combattevano. Per molte buone ragioni, allora come oggi, l’antidoto migliore è rimettere al centro della discussione, ma anche dell’educazione, il problema dell’essere e della verità, in una parola la metafisica: proprio il tema al centro della conferenza di venerdì prossimo".

L'argomento è ovviamente molto complesso, e si cercherà di affrontarlo in un incontro dal titolo 'Uno, nessuno centomila modi di essere. Argomenti di metafisica, realismo e ontologia', in programma venerdì 13 ottobre alle 9.30 nella sala conferenze della Facoltà di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53). Interverranno Francesco Berto (University of Amsterdam), Franca D’Agostini (Università Statale di Milano) e Achille Varzi (Columbia University di New York, Università di Trento). Discuteranno con loro Mauro Antonelli (Università degli Studi di Milano Bicocca, Università di Trento), Sara Dellantonio (Università di Trento) e Claudio Fontanari (Università di Trento).

"Avremo ospiti – sottolinea Puppo – alcuni dei nomi più interessanti del panorama filosofico attuale. Altro elemento da non sottovalutare: siamo riusciti a organizzare una conferenza in cui siamo coinvolti come docenti di diverse aree disciplinari dell’Università di Trento – dal Dipartimento di Lettere e Filosofia alla Facoltà di Giurisprudenza, dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive al Dipartimento di Matematica – nel più autentico significato della multi- e inter-disciplinarità e interdipartimentalizzazione. Il tutto grazie al fatto che si tratta di persone che hanno in comune la stessa passione e attenzione per argomenti filosofici". L’incontro è pubblico e aperto a tutte le persone interessate.

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