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Il giorno del dolore / Rovereto

Un silenzio straziante per Iris e Mara

In migliaia alla fiaccolata a Rovereto per ricordare le due donne uccise. La comunità mai così unita

Silenzio, un silenzio rumoroso e vuoto, l’immagine tragicamente perfetta di una comunità dilaniata da due omicidi nell’arco di pochi giorni. Quel silenzio che ha accompagnato le centinaia e centinaia di persone, forse ben oltre un migliaio, che hanno preso parte alla fiaccolata che in una Rovereto in lutto ha voluto ricordare Mara Fait e Iris Setti.

La folla si è riunita nel parco Nikolajewka, ormai divenuto tristemente famoso per essere stato teatro dell’omicidio di Iris Setti; l’altro omicidio, quello di Mara Fait, compiuto qualche chilometro più lontano da lì, a Noriglio. E lì, dove fiori e ceri depositati nei giorni scorsi e anche poco prima della fiaccolata di mercoledì 9 agosto ricordano il luogo in cui si è consumato il massacro di Iris, è calato il silenzio.

Fiaccolata per Iris Setti Rovereto 9 agosto 2023

Un silenzio interrotto solo dagli interventi, brevi, di chi ha organizzato la fiaccolata, dalla lettura delle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro la violenza sulle donne, da canti religiosi. Per il resto, il silenzio è stato la costante della serata. Come se le parole su queste vicende fossero fuori luogo a prescindere.

Una comunità unita

Pietà e dolore, due sentimenti particolarmente evidenti negli sguardi dei presenti. Rovereto si è stretta in sé stessa, in quel senso di comunità ribadito negli interventi, unita nel dolore e nel voler ricordare chi non c’è più. Un dolore a cui, forse, la cittadina della Quercia non era preparata – ma chi lo sarebbe davvero, ndr – ma che le ha dato l’opportunità di compattarsi, nel cercare un sentimento di luce dopo giorni di buio totale.

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Il lento pellegrinaggio

Dal parco alla chiesa di Santa Maria del Carmine: in linea d’aria poco più di un centinaio di metri. Una distanza percorsa in maniera lenta, e silenziosa appunto, dalla folla presente. Una folla composta da uomini, donne, bambini, anziani, persone comuni e istituzioni (c’era anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti), candele alla mano e sguardo rivolto verso il basso.

Mentre i primi approdavano alla chiesa per un momento di preghiera, gli ultimi dovevano ancora partire dal parco Nikolajewka, questo a dimostrazione di quanto grande sia stata la folla che ha partecipato a uno dei momenti più dolorosi di tutto il Trentino degli ultimi anni.

La folla radunata nel parco Nikolajewka

Le vicende di Mara Fait e Iris Setti sono ancora da chiudere: c’è tutta la questione giudiziaria da affrontare, così come alcuni aspetti ancora da chiarire. Ma, a Rovereto, di questo non si è parlato: si è semplicemente voluto ricordare e, in qualche maniera, celebrare, due donne uccise nell’arco di pochi giorni. Il tutto, provando a cercare, invano, la risposta alla domanda: “Perché è successo tutto questo?”.

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