Il ministro Poletti al Festival dell'Economia: non si cresce spremendo i lavoratori
Grazie al Jobs Act contratti stabili passati dal dal 15% al 22%. "Un Paese che pensa al futuro spremendo i lavoratori è cretino perché riduce la ricchezza, i consumi e la produzione" e non cresce". E sull'astensionismo: avanti con le riforme per recuperare la fiducia
"Il Jobs Act sta incidendo in maniera profonda sul mercato del lavoro, con un aumento dei contratti stabili dal 15% al 22%". Un buon segno secondo il ministro del Lavoro Giluiano Poletti, oggi a Trento per il suo intervento al Festival dell'Economia nell'ambito di "Allora Crealo" in Piazza Fiera. "Un Paese che pensa al futuro spremendo i lavoratori è cretino perché riduce la ricchezza, i consumi e la produzione" e non cresce" - ha dichiarato il ministro.
Sulle elezioni Poletti ha dichiarato che il voto di ieri "non era sulle riforme" del governo, ma "per le Regioni", per cui "bisogna evitare di traslocare" il significato delle Regionali. "Il dato su cui bisogna riflettere è quello dell'astensionismo - ha aggiunto Poletti -. Dobbiamo trovare il modo di connettere l'impegno" del governo e delle istituzioni "e la volontà dei cittadini".