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Sostegno alle famiglie: anche il Trentino ha il suo "bonus bebè"

Tra gli 1,8 milioni stanziati, anche un bonus per "nascita figli": prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell'anno precedente alla domanda

Sono 26.500 i nuclei familiari che si divideranno lo stanziamento di 1,8 milioni di euro suddiviso in tre quote di sostegno deciso oggi dalla Giunta provinciale di Trento, a patt che non siano già  già beneficiari del reddito di garanzia. La prima quota è legata al contrasto delle dinamiche di aumento dei prezzi, e va da un minimo di 150 euro ad un massimo di 738 euro a seconda della situazione redittuale e patrimoniale della famiglia.

Una seconda voce è legata invece all'impatto delle politiche fiscali nazionali, può arrivare fino ad un massimo di 350 euro ed è graduata a seconda della proprietà di prima casa di abitazione e dunque è rivolta a chi è tenuto  al pagamento dell'Imu. Infine un sostegno "nascita figli": prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell'anno precedente alla domanda.

L'importo massimo complessivo erogabile per una famiglia non può  superare i mille euro. "Avevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo in questo momento di difficoltà economica - sottolinea l'assessore Rossi -  e quindi accanto alle altre disposizioni strutturali messe in campo in questi anni, a partire dal reddito di garanzia, aggiungiamo oggi, alla misura una tantum, una ulteriore significativa assegnazione,  con la quale ribadiamo il segnale importante per il sostegno delle nostre famiglie e delle nostre comunità".

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