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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Operazione antidroga: 17 chili sequestrati e dodici arresti

Gli spacciatori, di origine albanese e macedone, salvo 3 italiani, importavano in Italia grandi quantitativi di droga, e li dividevano poi tra varie province italiane fra le quali Trento, Bolzano e Merano

Dodici persone sono state arrestate nell'ambito di un'operazione antidroga condotta dai carabinieri di Trento e Bolzano e cuardia di finanza di Trento. Le indagini hanno coinvolto altre 42 persone che erano state fermate nelle fasi precedenti, dal 2008 in avanti. Degli arrestati di oggi 8 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e gli altri 4 di spaccio.Gli spacciatori, di origine albanese e macedone, salvo 3 italiani, importavano in Italia grandi quantitativi di droga, e li dividevano poi tra varie province italiane fra le quali Trento, Bolzano e Merano. Sequestrati 17 chili di stupefacente, per lo più cocaina, stimati guadagni per oltre 4 milioni di euro, le indagini sono ancora in corso. L'inchiesta è partita con dei controlli della finanza su un albanese che importava cocaina. Successivi accertamenti condotti con le intercettazioni telefoniche hanno consentito di scoprire che altra droga arrivava invece dall'Olanda. A quel punto i finanzieri si sono coordinati con i carabinieri che già avevano individuato diversi acquirenti, sulle piazze di Trento, Bolzano e Merano, dove erano operativi tre distinti gruppi criminali. La droga arrivava in Italia dall'estero e veniva stoccata principalmente in Lombardia, Veneto e Puglia. Regioni da cui, successivamente, gli stupefacenti - come detto soprattutto cocaina, ma anche marijuana e eroina - venivano portate in Trentino e Alto Adige per lo spaccio al dettaglio.

L’operazione giunge al termine di quattro distinte attività investigative, poi riversate in un unico procedimento, condotte tra il novembre 2008 ed il maggio 2011. Complessivamente sono stati effettuati 42 arresti tra corrieri, trafficanti e spacciatori, nonché sequestrate 9 autovetture di volta in volta utilizzate per il trasporto dello stupefacente.

In particolare, le investigazioni hanno permesso di fare luce su una pericolosa organizzazione criminale dedita all'importazione ed alla redistribuzione di ingenti quantitativi di stupefacenti a Trento, Bolzano e Merano, ma con importanti diramazioni internazionali e stabili collegamenti con altre cellule dislocate in Lombardia, Veneto e Puglia. Il sodalizio criminale - secondo le indagini condotte da carabinieri e finanza e coordinate dal sostituto procuratore Davide Ognibene - era composto in prevalenza da soggetti di nazionalità albanese, ma con la presenza anche di italiani e macedoni, alcuni dei quali dediti all’importazione di cocaina dall’Olanda, dalla Spagna, dalla Germania ed al successivo spaccio.
 
Sulla base delle indagini svolte, il gip di Trento Carlo Ancona ha emesso 20 ordinanze di custodia cautelare, di cui 18 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, nei confronti dei promotori dell’associazione a delinquere. Otto persone mancano dunque ancora all’appello e sono ricercate sul territorio nazionale. Sono state invece 64 le perquisizioni personali e in abitazioni disposte dalla Procura della Repubblica di Trento, eseguite nella mattinata di oggi.
 
L’operazione, scattata simultaneamente nelle prime ore della mattinata odierna, ha visto coinvolti oltre 200 militari, tra quelli dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri di Trento e Bolzano e della Guardia di Finanza di Trento, coadiuvati da altri Reparti dislocati sul territorio nazionale, da personale delle unità cinofile, nonché con l’ausilio di un elicottero del 3° elinucleo carabinieri di Laives.
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