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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Inverno secco: pericolo di incendio sulle piste, vietato fumare in seggiovia

Il presidente Ugo Rossi ha decretato oggi lo stato di elevato pericolo, firmando un'ordinanza che schiera la forestale a vigilare sull'applicazione del divieto. A novembre non è scesa nè una goccia d'acqua nè un fiocco di neve, quella artificiale è chiaramente accumulata soltanto lungo le piste

Dopo il novembre più secco di sempre, a memoria d'uomo (e d'archivio) il dicembre trentino rischia di essere incandescente: il governatore Ugo Rossi ha firmato oggi un decreto che istituisce lo stato di "ecccezionale pericolo di incdndi boschivi nelle aree degli impianti di risalita e limitrofe alle piste da sci". La neve non c'è, quella che c'è è artificiale e tutta accumulata lungo le piste.

Basta un mozzicone di sigaretta lasciato cadere da una seggiovia o gettato a boordo pista per scatenare le  prime  fiamme. Ai gestori degli impianti di risalita è stato disposto di intensificare i controlli sull'osservanza del divieto di fumo nonché di apporre idonea segnaletica, adeguata allo specifico pericolo di incendi, soprattutto presso le stazioni di partenza. Al Corpo forestale provinciale spetterà il  compito di vigilare sull'applicazione del decreto.

"La particolare situazione meteorologica di queste ultime settimane - si  legge in una nota  - ha causato uno stato di eccezionale siccità nei boschi e nei pascoli, a causa della mancanza di significative precipitazioni piovose e nevose. nelle restanti parti dei boschi, prive di neve, esiste la possibilità che possa accidentalmente svilupparsi un incendio, anche a causa di comportamenti poco prudenti".

Le piste costituiscono tra l'altro dei luoghi difficilmente raggiungibili, e ciò potrebbe aggravare le conseguenze di un gesto pericoloso, oltre che maleducato, come quello di gettare un mozzicone: "Eventuali incendi vicino alle piste o agli impianti di risalita - prosegue la nota - presenterebbero particolari problemi di spegnimento a causa delle difficoltà a raggiungere le aree con uomini e mezzi. Se gli incendi si sviluppassero sotto gli impianti di risalita la situazione potrebbe essere ancora più grave, con la probabile chiusura degli impianti e l'evacuazione dei passeggeri".

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