Caso 'Erba di Grace' in Trentino, disoccupato crea mega coltivazione di cannabis: condannato
Probabilmente la più grande coltivazione di marijuana scoperta in Trentino negli ultimi anni. L'uomo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi e rimarrà ai domiciliari
È stato condannato agli arresti domiciliari per 2 anni e 8 mesi il 47enne di Pergine che nell'ottobre 2019 era stato scoperto dai carabinieri di Borgo Valsugana a gestire una megacoltivazione di cannabis nel territorio comunale di Caldonazzo, oltre a essere trovato in possesso di oltre 94 chili di piante di marijuana. L'uomo, un perito elettronico, aveva iniziato a coltivare 'erba' dopo essere rimasto disoccupato.
Fototrappole per scoprire la coltivazione
I militari avevano trovato un centinaio di piante, in piena fioritura e alte anche due metri, in un terreno privato incolto. Per immortalare il 47enne, che ha piccoli precedenti per reati comuni ma non specifici, i carabinieri avevano utilizzato delle fototrappole. L'uomo andava alla piantagione nelle ore del crepuscolo, per non dare nell'occhio, e controllare la crescita delle piante.
In casa quasi un quintale di marijuana
Dopo aver colto il perginese in flagrante, i carabinieri avevano perquisito la sua casa, dove era stata trovata una quantità di marijuana già essiccata e pronta all smercio impressionante: 94 chili, di cui 33 stipati in sacchi della spazzatura e cassette della frutta, 22 a seccare in una struttura costruita appositamente, e 38 chili di piante appena raccolte. Nascosti in casa erano stati trovati anche 22.800 euro in contanti, provento dell'attività di spaccio.
L'intero appartamento funzionava come una vera e propria 'fabbrica', con buste di plastica per suddividere la sostanza in pacchetti da 100 grammi, e i soliti bilancini di precisione. Si pensa che il coltivatore rifornisse il mercato dell'intera valle e si spingesse anche oltre. Il 47enne, tratto in arresto lo scorso ottobre, è stato condattato ai domiciliari dopo aver patteggiato.