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Cronaca

Fine vita: modificata la norma sulle dichiarazioni anticipate

Modifica alla norma del settembre 2013 data l'impossibilità di diagnosticare la "perdita di coscienza irreversibile". Le dichiarazioni anticipate di trattamento in fine vita saranno valide se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà nel momento stesso dell'intervento

Una modifica nella norma che regola le dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari i fine vita, adottata in Provincia di Trento nel settembre 2013, prevede tali dichiarazioni siano valide "in caso di malattia o lesione celebrale che cagioni una perdita di coscienza irreversibile". La frase sostituisce la precedente "in caso di malattia o traumi che cagionino la incapacità di esprimere la propria volontà" ritenuta superata. "Nella maggior parte dei casi di perdita della coscienza - commenta l'assessora Donata Borgonovo Re - non si può infatti escludere una pur remota possibilità di una qualche flebile riprese; per questo, diagnosticare l'irreversibilità della perdita di coscienza, è un'operazione che, nella pratica, risulta impossibile. In sostanza si viene a depotenziare e rendere inutile lo strumento delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario." le dichiarazioni anticipate del paziente saranno quindi tenute in conto quando egli non è in grado di esprimere la sua volontà al momento dell'intervento. 

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