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Cronaca

Day Hospital pediatrico del Santa Chiara, inaugurata nuova ambientazione "cartoon"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Creare un ambiente sereno e colorato, che accolga i bambini in un clima famigliare mettendoli il più possibile a proprio agio. Questo il significato del progetto messo in campo dalla Fondazione Luigi Negrelli dell'ordine degli ingegneri della Provincia di Trento con la collaborazione dell'artista Sally Galotti che, attraverso un impegno condiviso, ha dotato il reparto di Day Hospital pediatrico dell'Ospedale Santa Chiara di Trento di una serie di pannelli colorati che hanno "cambiato il volto" al reparto. L'iniziativa è stata presentata questa mattina presso il reparto stesso, alla presenza del direttore dell'ospedale dottor Marco Grattarola, del presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Trento, Antonio Armani, del vice Debora Cont, del presidente della Fondazione Negrelli, Franco Decaminada, oltre alla direttrice del reparto di pediatria dell'Ospedale Santa Chiara, Annunziata Di Palma.

«Un progetto importante - lo ha definito il direttore Grattarola - che qualifica positivamente questa struttura, contribuendo a mettere maggiormente a proprio agio i bambini in cura».

Attraverso una decina di installazioni, infatti, che riprendono motivi derivati dai cartoon e dai colori sgargianti e vivi, l'artista Sally Galotti ha saputo creare un ambiente distensivo e accogliente, nel quale i bambini possono sentirsi maggiormente a proprio agio superando quel senso di disagio che l'ambiente ospedaliero a volte trasmette.

Sally Galotti, designer e cartoonist, si è formata come illustratrice presso l'Accademia Disney. Nel 1997 inizia a disegnare le pareti di alcuni ospedali in Romania che ospitano i bambini malati di AIDS, cominciando così un percorso innovativo basato sull'umanizzazione pittorica degli ambienti, rivolto alla cura ed al coinvolgimento dei piccoli ricoverati e dando vita al Progetto Juxi, un apposito marchio per la decorazione degli ospedali pediatrici utilizzando personaggi da lei inventati.

Utilizzando una speciale tecnica di allestimento pittorico l'artista racconta e illustra le favole sulle pareti dei reparti pediatrici per aiutare i bambini a contenere il trauma dell'ospedalizzazione.

Le tecniche di umanizzazione pittorica ideate da Sally Galotti hanno un riscontro molto positivo sui bambini, sono oggetto di studi sulla percezione della nuova ambientazione da parte della Facoltà di Psicologia Dinamica dell'Università di Bologna e condivise da parte della comunità scientifica, tanto che la professionalità dell'illustratrice - formalmente riconosciuta dal Ministero della Salute - viene costantemente richiesta nelle numerose U.O. pediatriche italiane.

In diciassette anni di attività sono oltre 80 le sue installazioni, realizzate con materiali tecnologicamente avanzati e rispondenti alle più recenti norme ospedaliere, presso le Pediatrie di tutta Italia e all'estero. Tra le più significative, le cliniche di Riabilitazione Pediatrica del San Raffaele di Roma, l'importante laboratorio di analisi del cammino all'Ospedale Buzzi di Milano, l'intera Oncologia Pediatrica dell'Ospedale S. Orsola di Bologna, ecc.

Una serie di prestigiosi interventi, fino ad arrivare al più recente, presso l'Ospedale Santa Chiara. Un progetto reso possibile dall'impegno della Fondazione Luigi Negrelli e dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento, che hanno sostenuto economicamente l'intervento e dall'ingegnere Debora Cont che ne ha curato l'allestimento. «Si tratta - spiega - di un progetto molto significativo che prosegue l'opera di attenzione alle tematiche sociali portata avanti dalla Fondazione Negrelli e dal suo presidente ing. Franco Decaminada con il supporto dell'Ordine degli ingegneri del presidente Antonio Armani e con la significativa collaborazione dell'ingegner Claudio Cortelletti del Servizio immobili della Azienda provinciale per i servizi sanitari. Un impegno che rappresenta una parte importante dell'attività della Fondazione e dimostra come l'ingegneria applicata con modelli dinamici e moderni e la sinergia trasversale con altri contesti può dare risultati significativi e migliorare la vivibilità di strutture strategiche come i nostri ospedali».

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