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Cronaca Oltrefersina / Via al Desert

Migranti: 1.251 in Trentino, ecco i dati aggiornati (e qualche risposta)

Numeri ed informazioni arrivano dal Cinformi con la pubblicazione di un rapporto aggiornato al 31 agosto

Sono 1.251 i migranti presenti in Trentino all'interno delle strutture di accoglienza ordinaria e straordinaria. Il dato è aggiornato al 31 agosto ed è stato divulgato oggi dal Cinformi all'interno di un rapporto (clicca qui) che vuole fornire una fotografia della situazione. L'accoglienza ordinaria riguarda solamente 211 persone, accolte tramite progetti specifici, come il cosiddetto "canale umanitario" che ha portato in Trentino 30 profughi siriani, oppure il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) che vede coinvolte altre 149 persone.

L'accoglienza straordinaria riguarda invece la stragrande maggioranza dei migranti presenti in provincia: al momento 1.040 persone accolte in strutture collettive come le residenze Fersina e Brennero a Trento (dove sono alloggiate complessivamente 476 persone) o in strutture decentrate sul territorio dove i comuni, a seconda delle possibilità, accolgono cinque, a volte dieci, migranti, ma ci sono anche casi in cui gli accolti sono due, come a Besenello, o addirittura uno, come sull'Altopiano della Vigolana. Tra le nazionalità di provenienza dei 1.040 migranti in accoglienza straordinaria le più rappresenntate sono Nigeria (293) e Pakistan (161), a seguire Gambia (90), Mali (83), Ghana (68) e Bangladesh (66). L'età media è di 25 anni, quasi tutti, nonostante le varie nazionalità, provengono dalla Libia.

La Siria non figura tra le nazioni di partenza di questa categoria di migranti (alcuni profughi siriani, come detto, sono in Trentino attraverso altri canali) ma il fatto che nelle nazioni di provenienza non vi siano conflitti (ufficialmente) in corso non significa nulla, sebbene si senta spesso ripetere che vi sarebbe una sorta  di differenza tra i profughi "che scappano dalle  guerre" ed i cosiddetti "migranti economici". Il diritto di asilo è infatti riconosciuto a qualsiasi straniero (anche, per esempio, un tedesco; e lo stesso vale per un italiano che dovesse chiedere asilo in uno Stato che aderisce alla Convenzione di Ginevra) al quale nel Paese d'origine sia impedito l'effettivo esercizio delle  libertà democratiche garantite dalla Costituzione, in questo caso italiana.

Il programma di accoglienza per un migrante dura quantomeno  il tempo necessario affinchè la Commissione territoriale possa valutare la richiesta di asilo (i tempi, ad  oggi, sono in media di 14 mesi). In caso di risposta negativa si aggiungono altri 4 mesi, in caso di risposta positiva altri 6 mesi. A queste e ad altre perplessità (chi paga? cos'è il pocket money? quali sono i tempi della domanda di asilo?) prova a rispondere un dettagliato "prontuario" del Cinformi reperibile sul sito istituzionale (clicca qui). 

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