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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Danneggiati 7.000 ettari di bosco.Task force per valorizzare il "prodotto legno"

Le aree più colpite risultano essere le Valli di Fiemme e Fassa, il Primiero, il Pinetano e gli Altipiani di Grigno e della Vezzena

I primi dati che emergono dalla rilevazione preliminare, immediatamente attivata dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia, evidenziano che sono circa 7000 gli ettari di bosco colpiti ed abbattuti dall’ondata di maltempo della scorsa settimana. Il forte vento, in particolare, ha causato lo schianto all’incirca di 2 milioni di metri cubi di alberi, 4 volte il prelievo provinciale annuo. Secondo le prime stime, circa la metà del legname caduto sarà ancora usufruibile nella filiera del mercato, il resto verrà usato per la produzione di energia da cippato. Le aree più colpite risultano essere le Valli di Fiemme e Fassa, il Primiero, il Pinetano e gli Altipiani di Grigno e della Vezzena. "Si tratta di un evento davvero straordinario, che ha inciso pesantemente su una parte importante del territorio trentino, che pure non supera il 2% della superficie forestale provinciale – sottolinea il presidente Maurizio Fugatti – ma sono certo che la nostra Comunità sia in grado di fronteggiare anche questa situazione critica mettendo in campo un’azione di sistema capace di guardare prioritariamente all'interesse collettivo del nostro territorio".

Per affrontare con tempestività la pianificazione urgente delle azioni necessarie, il Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste della Provincia ha convocato ed attivato, già il 31 ottobre scorso, una task force che coinvolge i proprietari forestali – Consorzio dei Comuni, Magnifica Comunità di Fiemme e Regola Feudale di Predazzo - il sistema delle imprese e i liberi professionisti del settore, con l’obiettivo di condividere le varie azioni da mettere in campo nel più breve tempo possibile nell’ambito di un approccio di sistema. Dal primo incontro della task force sono già emerse le capacità di assorbimento di legname da parte della filiera trentina ed è a partire da questo dato che, tenendo anche conto dei rischi ambientali e sanitari connessi all’evento, si stanno già pianificando le misure che sarà necessario mettere in campo per la massima valorizzazione possibile della filiera locale e del prodotto legnoso che deriverà dal recupero degli alberi caduti. 

Lunedì 12 novembre è già convocato la seconda riunione della task force alla quale sono chiamati a partecipare anche la Sezione legno di Confindustria, l’Associazione dei proprietari forestali privati e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Nel frattempo, in attuazione di quanto deciso in occasione della prima riunione è già in fase di allestimento da parte del Servizio Foreste e Fauna un vero e proprio Piano di Azione che consenta di affrontare in modo strutturato le varie fasi, che vanno dal ripristino della viabilità forestale al recupero della biomassa legnosa, fino alle attività di ricostruzione dei popolamenti forestali distrutti dall’evento. In particolare, il Piano d’azione affronta, tra le varie cose, gli aspetti logistici ed organizzativi e definisce una serie di criteri che consentiranno a tutti gli attori di muoversi coerentemente nell’ambito di un approccio pianificato e condiviso.

Specifici sottogruppi, attivati in occasione del primo incontro, stanno approfondendo anche le questioni connesse agli aspetti finanziari per il sostegno delle attività necessarie e a quelli di natura burocratico – amministrativa, al fine di ricercare il massimo livello possibile di semplificazione, nonché quelli relativi alla gestione, per quanto possibile, del mercato del legno per la massima valorizzazione del prodotto. In particolare, il Consorzio dei Comuni trentini ha attivato una rilevazione per far emergere, rispetto ai comuni più colpiti, gli effetti finanziari che l’evento determinerà nei prossimi anni con l’obiettivo di valutare le necessarie azioni di sostegno da mettere in campo. È anche in fase di studio, con il supporto di Trentino Marketing, una campagna che possa garantire l’acquisizione di fondi a supporto di questo impegnativo progetto di ricostruzione e che sia anche in grado di veicolare un messaggio di sensibilizzazione e di educazione rispetto al valore e ai servizi che il sistema forestale garantisce a favore della comunità.

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