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La mattanza

Sposato e padre di famiglia, così ha ucciso la compagna (e poi si è tolto la vita)

I vicini: "Cristian era una persone gentile"

Un altro femminicidio, l'ennesima tragedia tra le mura domestiche: è così che appare lo sconvolgente caso di cronaca che ha devastato una comunità del basso Lago di Garda. “Era una persona gentile, salutava sempre: mai avremmo pensato potesse capitare una cosa così”. Sono le parole condivise tra i vicini che abitano nella stessa corte dove si è consumata l'immane tragedia di Pasquetta, di fianco al santuario della Madonna della Scoperta di Lonato: è qui che il 49enne Cristian Catalano avrebbe ucciso la fidanzata – una giovane donna di origini cinesi nata nel 1979: i due si frequentavano da pochi mesi – per poi togliersi la vita. I due sono stati entrambi trovati con le vene tagliate, in un bagno di sangue: tutto è successo all'interno dell'appartamento in affitto in cui Catalano si era trasferito da poco.

"Ci siamo fatti gli auguri di Pasqua"

“L'abbiamo visto a Pasqua a mezzogiorno, ci siamo salutati e fatti gli auguri – dicono altri vicini dalla corte – poi l'abbiamo visto tornare anche a Pasquetta”. Catalano e la sua nuova compagna, un'infatuazione piuttosto recente, avrebbero passato il weekend insieme: “Ma non l'abbiamo nemmeno vista arrivare – dice ancora chi abita intorno – né tanto meno abbiamo sentito urla o altro che facesse pensare a un litigio”. In casa i carabinieri di Lonato e Desenzano, e in seguito gli specialisti della Sis (la Sezione investigazioni scientifiche), avrebbero trovato di tutto: coltelli, corde, attrezzi, macchie di sangue ovunque. 

“Cristian era un ragazzo tranquillo – riferiscono dalle case della Madonna della Scoperta –: si era trasferito qui da 4 o 5 mesi, tutte le mattine si svegliava presto per andare al lavoro, nel tempo libero andava in palestra. Non l'abbiamo mai visto con nessuno, non ha mai disturbato, mai un rumore da casa sua”. Almeno fino alla mattanza della notte di Pasquetta.

Chi era Cristian Catalano

Cristian Catalano, incensurato, era tornato in Italia da circa un anno: prima di allora aveva vissuto per almeno un decennio in Brasile. Qui si era sposato e aveva avuto dei figli, che vivono ancora in Sudamerica. Da meno di 6 mesi abitava a Lonato, nell'appartamento in affitto dove avrebbe ucciso la sua compagna e si sarebbe poi tolto la vita. La giovane donna, che forse abitava a Desenzano, era anch'essa arrivata in Italia da circa un anno.

Fonte: Bresciatoday

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