Corridoio umanitario, arrivati a Trento 29 profughi siriani
Il gruppo è composto da sette famiglie provenienti dal Nord del Libano dove hanno vissuto quattro anni nelle tende di nylon del campo profughi di Tel Abbas. Alloggeranno a San Nicolò di Ravina, nelle strutture messe a disposizione dalla diocesi
Sono arrivati ieri a Trento i ventinove dei novantatre profughi siriani provenienti dall’estremo nord del Libano dove hanno vissuto quattro anni nelle tende di nylon del campo profughi di Tel Abbas.Atterrati ieri mattina a Roma, sono entrati legalmente e in sicurezza in Italia, grazie al progetto “Corridoio umanitari” attivato dal governo italiano con la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese evangeliche e la Tavola Valdese. Si tratta di 24 famiglie, di cui 41 minori. Persone che in ragione della loro condizione di vulnerabilità hanno ottenuto un visto umanitario a territorialità limitata rilasciato dall'ambasciata italiana in Libano. Il gruppo in Trentino sarà ospitato in strutture messe a disposizione dall’Arcidiocesi a Villa S. Nicolò, nell’omonima località nei pressi di Ravina. Ad accompagnarli il consigliere provinciale del Pd Mattia Civico. Con lui ieri mattina all'aeroporto di Fiumicimo c’erano anche il ministro degli Esteri, Gentiloni, e il suo vice Giro.Il progetto pilota, il primo in Europa, prevede in totale in questa prima fase l'arrivo di mille persone in 2 anni: circa 600 dal Libano, 150 dal Marocco e 250 dall'Etiopia.