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Cronaca San Giuseppe / Via Roberto Da Sanseverino

I conigli del cimitero torneranno a casa

Il presidente Lav spiega: "Da quando è stato creato il quartiere delle Albere la colonia si è divisa in due, ora li riporteremo sulle rive dell'Adige, non dovrebbero tornare".

I conigli del cimitero verranno catturati e riportati nel luogo dal quale provengono: le rive dell'Adige. Dopo un anno di polemiche il Comune ha dato mandato alla Lav, lega anti vivisezione, di gestire la cattura e la conseguente liberazione dei roditori che da qualche anno si sono stabiliti nel camposanto. Le operazioni prenderanno il via questa sera con una ventina di volontari supervisionati da un vetrinario. "Abbiamo deciso di collaborare con questa amministrazione che si è rivelata molto disponibile e sensibile al tema, ed abbiamo scelto il metodo meno invasivo possibile ossia delle gabbie-trappola, ma non sarà facile catturare tutti i conigli del cimitero, sicuramente ripeteremo l'operazione in altre serate" spiega Simone Stefani, presidente della sezione trentina della Lav. 

"Siamo contenti di poter intervenire anche perchè abbiamo seguito con preoccupazione la questione: c'è una parte politica che ha raccolto firme, fomentando l'odio verso i conigli, si sono verificate uccisioni ed in altri casi le tane sono state otturate" prosegue Stefani "naturalmente non siamo d'accordo ma è comprensibile che in un luogo sacro possa dar fastidio vedere degli animali, che in altri luoghi, nei luoghi naturali dove si sono stabiliti, non generano alcun problema tanto che la maggioranza dei cittadini si è affezionata a loro". I "luoghi naturali" sono appunto le rive dell'Adige e dell'Adigetto, dove le colonie di conigli selvatici sono presenti da decenni. E' proprio lì che, una volta catturati, censiti e visitati dal veterinario, verranno liberati.

Un ritorno a casa insomma, ma non c'è il rischio che proprio da lì i conigli possano tornare al cimitero? "Ci sentiamo di escluderlo: la situazione al cimitero si è venuta a creare dopo la costruzione del quartiere delle Albere che di fatto ha eliminato 40mila metri quadri in cui i conigli proliferavano" spiega il presidente Lav "la colonia si è divisa in due, una parte è ritornata sulla riva del fiume, un'altra, più piccola, si è stabilita al cimitero, anche grazie al fatto che la parte adiacente alla ferrovia è recintata solamente da una rete. Le due colonie sono isolate, non c'è passaggio, ed inoltre quella del cimitero non ha proliferato così tanto, per mancanza di cibo ma anche per la presenza di gatti randagi. Certo che a questa operazione dovrà seguire uno studio approfondito della questione: non siamo contrari, per esempio, ad una sterilizzazione mirata, oppure alla creazione di un'oasi dove i conigli possano stare in pace senza dare fastidio a nessuno". 

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