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Domenica, 28 Aprile 2024
La sentenza

Uccise la moglie incinta, confermata la pena massima

Gli avvocati dell’imputato avevano chiesto il rinnovo della perizia sul loro assistito

Aveva ucciso la moglie incinta di otto mesi. Martedì 4 marzo, la Corte d'assise d'appello di Bolzano ha confermato la condanna all'ergastolo per Mustafa Zeeshan, il pizzaiolo pakistano di 43 anni già condannato all’ergastolo per aver ucciso Fatima, che aveva 28 anni ed era incinta del loro figlio.

Era la notte tra il 29 e il 30 gennaio 2020. Fatima era stata presa a calci e poi soffocata nell'appartamento dove si era trasferita col marito. I giudici hanno dunque accolto la richiesta della procura mentre sono state respinte le richieste della difesa.

Gli avvocati dell’imputato avevano chiesto il rinnovo della perizia sul loro assistito (sia quella psichiatrica, sia quella sui presunti disturbi del sonno), sostenendo non fosse in grado di intendere e di volere al momento dei fatti, e di considerare le attenuanti generiche prevalenti rispetto alle aggravanti. Le motivazioni sono attese tra 90 giorni.

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