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Cronaca

Mezz'ora in più per i concerti all'aperto: "La montagna e il topolino"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di due rappresentanti del Laboratorio "Io esisto", organizzatori tra le altre cose della festa del primo maggio scorso al parco delle Albere, in merito alle nuove regole (clicca qui) per i concerti all'aperto nel comune di Trento...

La montagna ha partorito l’ennesimo topolino
Dopo una domenica interessante e coinvolgente, (domenica 11 maggio al Centro Teatro di via Olmi, ora gestito da ConSolida, si è tenuta una giornata di dibattito sugli spazi per la cultura a Trento ndr) lanciata da un gruppo di giovani studenti, in cui il confronto franco e democratico con le istituzioni aveva fatto sperare in un passo in avanti verso  una città più aperta e conscia dell’ eccedenza creativa che vive al suo interno. Ci ha pensato la Giunta Comunale a raffreddare gli entusiasmi, infatti ieri sono stati resi noti i nuovi regolamenti comunali per le attività musicali in città. La grande rivoluzione che a parere dalla giunta vivrà una fase di “sperimentazione” quest’estate, consiste nell’aver allargato la possibilità di fare eventi musicali in centro di una sola mezz’ora, solo per il venerdì e il sabato. Vi sono anche altri provvedimenti e raccomandazioni l’unica degna di nota è quella che facilita la possibilità ai baristi di organizzare eventi, poi si parla di indirizzare le casse dei concerti verso il pubblico, come se questo non fosse già scontato in ogni evento che si rispetti. Insomma pare che la Giunta Comunale continui a non voler prendere in mano la realtà. Trento non è una città morta anzi ma se queste modalità di rapportarsi alla parte di cittadini (studenti ma non solo) che rivendicano il loro diritto a una socialità gioiosa ma responsabile, continua in questa maniera c è il rischio che si apra un frattura pericolosa e che alla fine sia l’intera comunità a perderci. Gli spazi pubblici sono come “l’arco di un ponte ogni sasso che li compone deve contare alla stessa maniera, per far stare in piedi la volta".
Jacopo Zannini e Fausto Bonfanti   Io Esisto- Laboratorio della Creatività 

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