Case di riposo: duemila euro al mese di indennità ai presidenti
Sei sono i presidenti che nelle APSP (le 33 Aziende pubbliche di servizi alla persona del Trentino, case di riposo), percepiscono un'indennità di carica lorda mensile superiore a 2000 euro
Sei sono i presidenti che nelle APSP (le 33 Aziende pubbliche di servizi alla persona del Trentino, case di riposo), percepiscono un'indennità di carica lorda mensile superiore a 2000 euro: si tratta di Gianni Pizzini, presidente dell'APSP "Cesare Benedetti" di Mori (2.153,27 euro); di Enzo Giacomoni, presidente dell'APSP di Malè (2.012,92 euro); di Marco Casagranda, presidente dell'APSP "S. Spirito - Fondazione Montel di Pergine (2.205,70 euro); di Ugo Pitton, presidente dell'APSP "Clementino Vannetti" di Rovereto (2.045,43 euro); di Antonio Cozzio, presidente dell'APSP "Casa di Riposo San Vigilio - Fondazione Bonazza" di Spiazzo (2.105,17 euro) e di Dino Leonesi, presidente della APSP "Beato De Tschiderer" di Trento (2.099,73 euro). Due sono invece le case di riposo nelle quali i presidenti e gli altri componenti dei cda non percepiscono alcun compenso: si tratta dell'APSP "Giannino e Maria Galvagni" di Isera, presieduta da Enzo Andreolli, e dell'APSP "Città di Riva" di Riva del Garda, presieduta da Graziella Benini. All'indennità di carica hanno rinunciato anche il presidente della APSP "Casa Laner" di Folgaria, Mario Tita, e il presidente dell'APSP "Abelardo Collini" di Pinzolo, Giorgio Marchiori Cuccati.