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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sospetto omicidio / Riva del Garda

Morì cadendo dal terzo piano: chiesto il rinvio a giudizio per il convivente

Svolta nel caso della 47enne di Riva del Garda deceduta il 30 gennaio 2022. Un video incastra l’uomo

C’è una svolta in quello che, a Riva del Garda, da sospetto incidente domestico è diventato un vero e proprio “cold case”: dopo oltre un anno di indagini, il pm Fabrizio de Angelis ha chiesto il rinvio a giudizio per il convivente della 47enne morta lo scorso 30 gennaio 2022.

Per fare chiarezza è necessario riavvolgere il nastro della vicenda: erano le 22.35 di domenica 30 gennaio, quando la tranquillità della nottata in viale Fiume a Riva del Garda è stata interrotta da un tonfo sordo e violento. Una donna di 47 anni era precipitata dal terzo piano di uno stabile. Nonostante si sia tentato il tutto per tutto per salvarla, la donna è morta qualche ora dopo all’ospedale di Trento, dove era stata portata con l’elisoccorso.

Quello che sembrava un incidente, però, non ha mai convinto del tutto gli investigatori della polizia, a partire dalle dichiarazioni del convivente della donna. Recuperati i filmati delle telecamere della zona, per verificare la presunta veridicità delle dichiarazioni rese dall’uomo, gli inquirenti hanno fatto emergere alcune discrepanze con la sua versione dei fatti.

Un filmato, in particolare, ha destato l’attenzione degli agenti: in esso si sentivano, anche se non in modo chiaro, le voci di due persone nei secondi immediatamente precedenti alla caduta. Il filmato è stato quindi inviato al laboratorio specialistico indagini elettroniche del Servizio della Polizia Scientifica di Roma, dove i tecnici hanno effettuato una pulitura del segnale. Grazie a ciò, sono emerse le voci della donna e del convivente, il quali, in effetti, nei momenti immediatamente precedenti alla caduta, stavano decisamente e violentemente litigando.

Nel corso dell’anno sono stati quindi raccolti altri indizi di reato a carico dell’uomo fino alla svolta delle ultime ore, con la richiesta di rinvio a giudizio: il convivente è ritenuto responsabile dell’omicidio della 47enne.

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