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Cronaca San Giuseppe / Piazza Vittoria

Hacker a pagamento per truccare i voti universitari, denunciati

Tre mesi di indagini della polizia postale di Venezia, Trento e Firenze hanno permesso di denunciare due vicentini che offrivano "servizi" a pagamento

Offrivano servizi a pagamento attraverso un sito internet come una normale impresa. Non si ratta però di idraulici o grafici ma di hacker, "liberi professionisti" di una professione ovviamente illegale. I compartimenti di polizia postale di Venezia, Trento e Firenze hanno smascherato, in oltre tre mesi di indagine due informatici che offrivano prestazioni in cambio di denaro attraverso il sito www.cercohacker.com, ora sotto sequestro.

Pirati del web, ma con un'etica professionale: non offrivano, ad esempio, servizi per quanto riguarda terrorismo e pedopornografia. Accorgimento che non li ha però salvati da una denuncia per accesso abusivo a sistemi informatici e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni.

"Nello specifico - si  legge nella nota della polizia postale - gli hacker metttevano a disposizione le proprie professionalità per recuperare password di social network, account e-mail, installare software  spia per carpire i dati di whatsapp, foorzare sistemi  di sicurezza privati e aziendali riuscendo perfino a modificare i  voti universitari". Il tutto, come detto, a pagamento: è stato proprio seguendo i pagamenti effettuati con carta di credito che gli agenti sono riusciti a risalire all'identità dei due, un 31enne ed un 25 enne vicentini. 

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