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Cronaca Centro storico / Via San Vigilio, 2

Etiopia: a Meki si inaugura la chiesa "trentina"

La Diocesi finanzia la Facoltà di Infermieristica e gli aiuti nel campo profughi di May Ayni, oltre ad una somma pari a 100mila euro impiegati nella costruzione della chiesa

Missione in Etiopia per il vescovo emerito di Trento monsignor Luigi Bressan, partito ieri alla volta di Meki insieme al vescovo di Bolzano-Bressanone  ed ai direttori delle Caritas diocesane Paolo valente e Franz Kripp. Nella città di Meki, poco a sud della capitale Addis Abeba, ha sede il vicariato apostolico di Etiopia, con circa 25mila cristiani di fede cattolica all'interno di un territorio che conta 4,3 milioni di abitanti.

Il vicariato ha costruito una cattedrale che ora è pronta per essere inaugurata. I lavori sono stati finanziati anche dalla diocesi di Trento con una somma pari a 100mila euro donata in occasione del VIII  centenario della fondazione della cattedrale di Trento, festeggiati nel 2013 quando mons Bressan ricopriva ancora la carica di vescovo.

Naturalmente la Chiesa trentina finanzia in quella regione anche altri progetti, di carattere umanitario, grazie al sostegno della  Provincia autonoma di Trento: la Facoltà di Infermieristica della costituenda Università cattolica di Addis Abeba, ed il progetto "Un pasto al giorno per ogni bambino" che offre cibo agli oltre 700 bambini presenti nel campo profughi di May Ayni, vicino ad Adua, abitato da proofughi di origine eritrea. In Etiopia sono attivi tre missionari trentini: padre Paolo Angheben, missionario della Consolata, nativo di Vallarsa; il salesiano padre Giuseppe Larcher, originario di Taio ed il  primerotto fratel Fabio Lucian, anche lui salesiano. 

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